La nota stonata del Quirinale

La responsabilità ricade spesso sull'anello finale della catena della frode, ma nel caso del crac delle quattro Popolari investe anche il primo anello della catena

La nota stonata del Quirinale

La responsabilità ricade spesso sull'anello finale della catena della frode, ma nel caso del crac delle quattro Popolari investe anche il primo anello della catena. Poteva capitare a chiunque di noi. Perché non siamo stati difesi abbastanza. Unici o quasi, noi del Giornale abbiamo osato denunciare come perlomeno «inappropriate» anche le parole tranquillizzanti del capo dello Stato Sergio Mattarella, che lo scorso 23 ottobre scorso dichiarò una sorte di impunità di Banca d'Italia: «L'azione di vigilanza della Banca d'Italia è preziosa e fondamentale», disse l'inquilino del Quirinale.

E come potevano diffidare i cittadini delle obbligazioni truffaldine circolanti visto che nessuno le aveva fermate prima? E che ne è stata della «preziosa e fondamentale azione di vigilanza» garantita al limone dal capo dello Stato? Forse servirebbe qualche mea culpa in più e qualche monito in meno...

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