Nuovi malati sotto quota 10mila ma cresce il tasso di positività

Mai così pochi casi dal 19 ottobre (ma con meno tamponi), sale a 14,9% l'indice dei contagi sui test

Nuovi malati sotto quota 10mila ma cresce il tasso di positività

Da ieri è arrivato in Italia il vaccino, e i dati sui contagi continuano a essere allarmanti. Quello che preoccupa maggiormente i medici, non sono tanto i numeri quanto il tasso di positività, indice che non racconta niente di buono. Qualcosa sta andando male. Perchè da un lato ci sono i dati giorno dopo giorno, dall'altro le previsioni basate proprio su questo tasso di positività che è tornato ad essere in aumento. Nella domenica del Vax day i casi sono sotto quota 10 mila, non succedeva dal 19 ottobre (erano 9.338). Siamo in una situazione di stabilizzazione. Il problema è il rapporto di casi su tamponi (il tasso di positività) che dovrebbe andare sotto il 10% per avere sotto controllo l'epidemia, ma non è così. Sono 8.913 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, su 59.879 tamponi eseguiti. Sono i dati del bollettino del ministero della Salute. Le vittime sono 305, contando anche i sette decessi di Bolzano di sabato. Ma il tasso di positività cresce: del 14,88%, in ulteriore aumento rispetto al 12,8% di sabato (+2%), quando, con 81.285 tamponi, i contagi sono stati 10.407 e le vittime 261. Il totale dei contagi dall'inizio dell'emergenza coronavirus è ora di 2.047.696.

Resta stabile il numero delle terapie intensive (2.580) mentre aumentano di 259 unità i ricoveri nei reparti covid. I guariti/dimessi nelle ultime 24 ore sono 7.798, dato che porta il totale a 1.394.011 da inizio epidemia.

La situazione sul territorio nazionale non è uniforme: alcune regioni mostrano segnali di miglioramento, altre no. Le regioni dove la diffusione del virus è più alta sono il Veneto con 3.337 nuovi casi, l'Emilia-Romagna con 1.283 e il Lazio con 977. Non accenna a fermarsi il dato dei positivi in Veneto: nelle ultime 24 ore il bollettino della Regione registra 3.337 nuovi casi, dato che porta il totale a 240.652. I decessi sono 52 (6.038 le morti complessive); il totale dei ricoverati positivi lievita di 37 pazienti e quello dei malati attualmente in terapia intensiva di 5. «Quasi 3.400 persone ricoverate in questo momento, delle quali 391 in terapia intensiva: la pressione la si sente, la si sente forte». Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia da Treviso, dove ha assistito alle prime vaccinazioni contro il Covid.

La Lombardia è al minimo da quando si è aggravata la seconda ondata, ma con appena 4.901 tamponi. Ieri sono continuati a diminuire i ricoverati in terapia intensiva (-5) e nei reparti (-38) anche se crescono, in percentuale, i nuovi positivi: a fronte di 4.901 tamponi effettuati sono 466 i nuovi positivi (9,5 per cento). È quanto comunicato dal quotidiano report pubblicato dalla Regione, da cui emerge anche che sono 49 i decessi e 712 i guariti dimessi. I decessi complessivi salgono a 24.867.

Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 124 casi, di cui 44 in città, 111 a Brescia, 56 a Mantova, 55 a Como, 45 a Sondrio, 17 a Bergamo, 16 a Lodi, 13 a Monza, 10 a Pavia, 7 a Varese, 6 a Lecco e 4 a Cremona.Mentre il Molise ha solo un nuovo caso.

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