Milano «Se ne va un grande milanese attento ai fragili. La nostra città e la comunità di San Patrignano perdono un riferimento solido» ha detto ieri il sindaco di Milano Giuseppe Sala ricordando Gian Marco Moratti. Che era tante cose insieme ma che era soprattutto l'immagine di un'imprenditoria milanese, forse oggi in via d'estinzione, che ha segnato un'epoca. E coinvolge un po' tutti la commozione per la sua scomparsa: «Ho appreso con profondo dolore la notizia - ha commentato Silvio Berlusconi- un grande imprenditore, un grande filantropo, un grande protagonista della vita civile di Milano e dell'Italia. Ne ricordo commosso il garbo, la discrezione, l'impegno fattivo per le sue aziende ma anche per i più deboli, per i ragazzi vittime del disagio di un'epoca complessa come la nostra. La sua figura rimarrà come un modello per le nuove generazioni di imprenditori, e come emblema di una Milano sobria e concreta. A Letizia, alla quale sono legato da stima e amicizia, e che è stata un grande sindaco di Milano e un grande ministro nel mio governo, al fratello Massimo, ai figli e a tutti i familiari va il mio più sentito cordoglio». Un cordoglio generale per un uomo che apparteneva a una famiglia molto importante di Milano, associato storico di Assolombarda: «Per Milano ha rappresentato molto, una parte importante per il rilancio della città - ha detto il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi - Non dimentichiamoci che sua moglie Letizia da sindaco ha portato Expo a Milano».
«È una scomparsa che addolora e lascia un grande vuoto a Milano e nel nostro Paese - spiega Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - È stato un grande imprenditore capace di voltarsi indietro per dedicare tempo ed energie a chi è in difficoltà e agli ultimi». Impegno civile sottolineato da tutti: «Ha fatto capire a tutti il ruolo delle grandi famiglie per una città e per un Paese.
Ho imparato anche da lui il carattere ambrosiano che distingue questa città nel mondo» ha detto Maurizio Lupi. E come ha spiegato Pier Ferdinando Casini. «L'Italia è oggi più povera per la perdita di una personalità eccezionale come Gian Marco».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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