Ora l'Udc minaccia di far cadere il governo Ma nessuno ci crede

Massimiliano ScafiRoma Una crisi? Sulle unioni civili, poi? Forse non ci crede tanto nemmeno Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, che pure minaccia sfracelli: «Se dovesse esserci un asse tra Pd e M5S sulle adozioni, noi ne prenderemo atto e non ci resterà altro da fare che uscire dalla maggioranza. Se quella norma resterà nel testo, ci saranno conseguenze molto pesanti perché continueremo a difendere fino in fondo i valori in cui crediamo».Ma siccome la pistola è scarica, le dure parole di Cesa cadono nel vuoto. Nessun dibattito, nessuna reazione, nessuna pensa che i centristi, appena premiati dal rimpasto, vogliamo davvero far saltare l banco. Solo Paola Binetti segue il segretario dell'Udc. «Se passa la legge, via dal governo». Troppo poco per spaventare Matteo Renzi, che si sente le spalle coperte. Il Quirinale, dopo aver ottenuto alcune correzioni agli articoli 2 e 3 della legge Cirinnà, quel tanto che serve per distinguere meglio dal punto di vista giuridico le unioni dai matrimoni tradizionali tra due persone di sesso diverso, non farà obiezioni sulla stepchild adoption perché, almeno a prima vista, «non collide» con principi costituzionali. E il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, invita l'Italia a sbrigarsi: «La giurisprudenza della Corte di Strasburgo è chiara. Se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, lo stesso devono poter fare le coppie dello stesso sesso».Così nel pomeriggio, mentre Renato Schifani si augura che «in Parlamento non ci siano prove muscolari», Angelino Alfano firma la resa: «Io non ho mai minacciato il governo sul caso delle adozioni per le famiglie omosessuali, ma farò di tutto per arrivare a un accordo». Certo, se il Nazareno concedesse qualcosa... «Il Pd, però - aggiunge il ministro dell'Interno - si dimostri partito della nazione, dato che la maggioranza degli italiani è contro le adozioni gay. Se si tolgono dal testo, io voto sì. Io sono a favore dei diritti per le coppie anche omosessuali. Sono assolutamente aperto e mi rendo conto che ci vogliono dei rafforzamenti dei diritti patrimoniali, anche in caso di eredità».Il Pd però non sembra intenzionato a mollare. Ivan Scalfarotto dà atto a Ncd di «riconoscere una legge che istituisce le unioni civili sulla base di un principio di omogeneità di trattamento tra coppie etero e coppie omosessuali e si allinea alla stragrande maggioranza della destra europea» ma frena su un'intesa che «farebbe perdere pezzi importanti del provvedimento: chiedere ulteriori mediazioni non ha senso». Sull'altro versante, pure Giorgia Meloni pensa che non ci sia spazio per un accordo. «Non ci sono margini per soluzioni che ci soddisfino». E Maurizio Gasparri: «La maggioranza degli italiani è contro le adozioni».

Intanto sono salite a cinquanta le firme dei senatori che vogliono ricorrere alla Consulta per contestare «l'iter illegittimo del ddl Cirinnà, sottratto all'esame della commissione in contrasto con la prescrizione dell'articolo 72 della Costituzione e con il regolamento del Senato». Speranze di accoglimento, pochissime.

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