Pasionaria e figlia di hippy: l'anti Kurz è una donna (ma nei sondaggi è già ko)

Di sicuro, le piace correre. «Io corro per voi e vi chiedo: correte insieme a me», ha gridato ai 650 delegati del partito socialdemocratico austriaco. E pensare che ne è diventata membro appena due anni fa. Da sabato ne è pure la leader, sull'onda di un travolgente 97,8% dei consensi. Non solo Pamela Rendi-Wagner è la prima donna a guidare l'Spoe nella sua lunga storia (130 anni suonati), ma è anche decisa a diventare la prima cancelliera d'Austria. Per Sebastian Kurz, il popolare che governa insieme all'ultradestra dell'Fpoe guidata da Heinz-Christisan Strache, ha solo parole pesanti: «Questo governo è unito solo dall'amore per se stesso, dalla vigliaccheria e dall'arroganza nei confronti dei cittadini di questo Paese», ha detto tra gli scroscianti applausi dei compagni al congresso dell'Spoe a Wels, non lontano da Linz. Sarà. Ma il partito, che nel 2017 si fermò al 26,9% dei consensi, contro il 31,5% dei popolari, è in calo e arranca nei sondaggi 11 punti sotto l'Oevp. E, fuori gioco Christian Kern, che non è più candidato, Kurz nel gradimento popolare stacca la Rendi-Wagner di 20 punti. Medico, 47 anni, per alcuni mesi ministro delle donne e della sanità, ha una storia personale che rappresenta un cambiamento rispetto alla tradizionalissima Austria: la nonna era immigrata dalla Grecia, il padre una specie di hippie, poi due fratellastri e il duro lavoro come infermiera insieme agli studi di medicina.

Tra le prime sue proposte, l'abolizione dell'Iva sugli affitti, i crescenti costi abitativi sono uno dei temi più dibattuti in Austria, così da ridurre il peso sui conti familiari dei ceti mediobassi. Ripete sempre le due parole che caratterizzerebbero il nuovo corso dei socialdemocratici: «solidarietà» e «giustizia». Basterà?