Roma - Detrazioni fiscali per i figli a carico e quoziente familiare, garantisce il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Maria Elena Boschi. Sì ma nella prossima legislatura.
Certo promettere non costa niente e quelle scelte dovevano già essere state messe in atto. Le famiglie italiane non possono più accontentarsi di vaghe promesse che, guarda caso, si moltiplicano a pochi mesi dalle elezioni.
Il presidente del Forum delle Famiglie, Gigi De Palo, parla di una grande occasione perduta. Le riforme strutturali e gli investimenti risolutivi non ci sono stati e la famiglia non è mai stata al primo posto neppure nell'agenda dei governi dem che si sono avvicendati negli ultimi cinque anni. E oggi il governo di Paolo Gentiloni e il Pd di Matteo Renzi cercano di salvarsi l'anima, e la poltrona, organizzando la Terza Conferenza Nazionale della Famiglia per elargire, a parole però, miliardi a sostegno dei nuclei familiari.
«Come possiamo credere a chi ci promette riforme strutturali nella prossima legislatura se non è in grado di dare un segnale già nella prossima legge di stabilità? - si chiede De Palo - Siamo comunque contenti di aver costretto il governo a parlare e a prendere posizione su un tema centrale come la famiglia». Ma quello che emerge dice De Paolo è che pure essendo tutti convinti che la famiglia sia una risorsa insostituibile per il Paese e anche il governo, a parole, lo abbia più volte ripetuto in questi giorni «c'è sempre qualcosa che viene prima della famiglia».
E il Forum mette sotto accusa tutte le scelte degli ultimi governi targati dem. «I soldi si trovano sempre per salvare le banche, così come si sono trovati 10 miliardi per il bonus degli 80 euro elargito a prescindere dai carichi familiari, ma non si riesce mai a trovare le risorse per permettere agli italiani di vivere e non sopravvivere se mettono al mondo un figlio - insiste De Palo - Siamo arrivati a un punto di non ritorno, siamo il Paese con più migranti giovani in Europa, siamo il Paese dove fare un figlio è una delle prime cause di povertà. Le famiglie sono stanche di supplire alle mancanze dello Stato».
Ma il Forum accusa tutti i partiti anche quelli nati di recente e che quindi dovrebbero essere più sensibili ai problemi dei giovani che vogliono mettere su famiglia di «miopia politica». Per recuperare consenso persino l'austero ministro delle Economia, Pier Carlo Padoan assicura che «la crescita inclusiva diventerà il principio-guida dell'economia». Ma comunque le parole di Padoan sul possibile sostegno alle famiglie attraverso riforme strutturali restano molto prudenti. Soprattutto rispetto alla prossima legge di Bilancio. «Il sentiero è stretto, tra risorse limitate e la necessità di tenere insieme crescita e inclusione» avverte Padoan, che aggiunge «ci saranno risorse per continuare il risanamento dei conti, per disinnescare le clausole sull'Iva, e risorse limitate per la crescita inclusiva, quindi per gli investimenti ma anche per la famiglia attraverso la legge sulla povertà».
E pure la Boschi nel riconoscere che alle famiglie servirebbero riforme fiscali più ampie deve pure ammettere che al momento non ci sono tempi e risorse e dunque «bisognerà
aspettare la prossima legislatura». Almeno una cosa invece la Boschi spera di vederla confermata nella manovra per il prossimo anno: «Le misure per l'acquisto dei mobili che sono state di sostegno a tante giovani coppie».
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