Pinocchio difende in aula i diritti Onu dei bambini

Pinocchio difende in aula i diritti Onu dei bambini

Roma - Pinocchio finisce alla sbarra. La colpa? Aver venduto l'abecedario ed aver marinato la scuola. Il processo si è svolto ieri nell'aula di Montecitorio. Con il burattino collodiano vestito come un pierrot tricolore a difendere la sua infanzia, la sua spensieratezza. A difendere, insomma, i suoi diritti di bambino, seppur di legno. È così che la vicepresidente della Camera Mara Carfagna, insieme con il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo, ha voluto celebrare i trent'anni della Convenzione sui diritti dell'infanzia, firmata a New York il 20 novembre 1989. Con un processo-spettacolo per ribadire con forza che la tutela della felicità dei bambini è per gli adulti un «dovere assoluto». Per mettere in piedi lo spettacolo si sono adoperate alcune scolaresche campane aiutate, sugli aspetti procedurali, dalla presidente del Tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo. L'espediente del processo ha permesso ai ragazzi di vedere le gesta di Pinocchio attraverso gli articoli della Convenzione. E si parte proprio da quel termine desueto «marinare la scuola» con il quale si definisce l'accusa del povero Pinocchio, che rimanda all'articolo 28 della Convenzione. I ragazzi fanno partire il processo dall'allarme sulla dispersione scolastica; per poi citare tutti i temi principali della Convezione: il diritto allo studio ma anche il diritto al gioco e alla spensieratezza (articolo 31) e ad avere genitori cui spetta l'obbligo di insegnare loro a distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato (articolo 14). Il presidente della Camera, Roberto Fico, nel suo messaggio iniziale ha sottolineato che la difesa dell'infanzia non deve mai essere data per scontata e ha ricordato numeri (fonte Unicef) che fanno impallidire: sono ben 230 milioni i bambini che vivono in zone di guerra, 200 milioni di minori sono malnutriti e a 12 milioni ammonta il numero di piccole vittime di violenza. Compresa quella di strada, che ha colpito la piccola Noemi.

La bambina ha strappato all'aula un grande applauso quando la stessa Carfagna ha annunciato, con commozione, che i medici del Santobono, dov'è ricoverata, l'hanno dichiarata fuori pericolo. La piccola era stata colpita da un proiettile vacante durante una sparatoria a Napoli il 4 maggio scorso.

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