Prima di lei l'hanno ricevuta il tennista Rafael Nadal e lo stilista Karl Lagerferd. Stavolta la medaglia Grand Vermeil, ambito trofeo riservato dal Comune di Parigi a chi si distingue per opere meritorie andrà, tenetevi forte, alla capitana Carola Rackete. La decisione di assegnare il riconoscimento alla «pirata» responsabile dello speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza è stata assunta con procedura d'urgenza dal consiglio comunale di Parigi. E contestualmente è arrivata anche la decisione di riconoscerle la cittadinanza parigina. Ma l'offensiva anti italiana non si ferma qui. Alle decisioni del consiglio comunale potrebbe affiancarsi, stando alla denuncia dell'eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, l'invito della Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Sociali di Bruxelles decisa a convocare la «capitana» come relatrice al Parlamento europeo.
L'affronto di Parigi, seppur indicativo dei sentimenti nutriti da un certo establishment francese nei confronti dell'Italia, rischia però di sconfinare nel ridicolo. «È una scelta - sottolinea un comunicato del consiglio comunale parigino - per evidenziare l'importante azione delle organizzazioni umanitarie nell'aiuto ai migranti». Peccato che Parigi sia la capitale di un Paese dove - dal 2017 - oltre 50mila migranti sono stati respinti alla frontiera con l'Italia. Per non parlare dell'abitudine dei gendarmi d'Oltralpe denunciata da una ben documentata inchiesta di Oxfam - di tagliare le scarpe ai minori acciuffati al valico di Ventimiglia o sbatterli in celle senza né cibo né acqua. E a rendere il tutto ancor più ridicolo contribuiscono i ripetuti, recenti «niet» del governo francese tra i più decisi nel rifiutarsi d'accogliere, prima dello sbarco, uno solo dei migranti «salvati» dalla tanto venerata Carola.
Ma non è finita. Insieme alla Rackete è stata premiata Pia Kemp, un'altra attivista delle Ong che in passato ha capitanato le navi della Iuventa e della Sea Watch 3. Un contributo d'urgenza da 100mila euro, messo a disposizione anche in questo caso dal generoso Comune di Parigi, servirà invece ad aiutare l'organizzazione francese Sos Mediterranèe decisa a rimettere le sue barche in mare. Del resto i sentimenti anti italiani sono già emersi nella lettera firmata da 62 parlamentari, in gran parte appartenenti al partito del presidente Emanuel Macron, in cui si sottolinea come «né i loro equipaggi, né le Ong proprietarie delle barche possono essere soggetti a sanzioni per azioni umanitarie». Posizioni che hanno scatenato l'ironia del ministro degli Interni Matteo Salvini.
«Il Comune di Parigi premia Carola Rackete perseguitata in Italia con una medaglia - sottolinea il ministro - evidentemente non ha altro di meglio da fare che premiare questi soggetti... Un bacione a Carola che ha portato una ventata di simpatia in uno strano Paese che indaga i ministri e libera signorine che attaccano motovedette della Gdf».
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