«Io avevo detto che questo governo sarebbe caduto sui fatti, l'autonomia è uno di quei provvedimenti su cui è pensabile che il governo possa cadere. Io me lo auguro di cuore» Silvio Berlusconi, in Sardegna per un breve tour elettorale a sostegno del candidato governatore Christian Solinas, ha sostanzialmente auspicato la fine subitanea del governo gialloverde, magari per un incidente di percorso sulla questione delle intese con le Regioni del Nord. Il Cavaliere è battagliero e anche ieri ha ribadito che non ci sono alternative al centrodestra, ironizzando su Salvini in ambasce per il caso Diciotti. «Begli alleati che s'è trovato, si rifletta su questo», ha chiosato.
Un esecutivo inefficace da molti punti di vista. Lo scontro tra Italia e Francia «mi ha fatto un'impressione molto negativa: la Francia ha torto su diverse cose, ma il governo italiano ha assolutamente torto per come si è comportato nei confronti della Francia», ha commentato. A fronte di un Salvini che è nell'eresia di una coalizione innaturale con i Cinque stelle, Berlusconi ieri tanto a Cagliari nell'incontro con le associazioni imprenditoriali quanto a Olbia ha ripetuto che «Forza Italia si presenta come la forza fondamentale del centrodestra, come la forza rappresentante del Partito popolare europeo in Italia. È il testimone, il continuatore e il missionario, il sacerdote dei valori occidentali».
Il programma elettorale per le Regionali di domenica 24 febbraio è tutto fondato sui temi cari al centrodestra. Il primo punto, ovviamente, è il lavoro. «Ci sono 120mila persone senza occupazione e il 60% dei sardi teme di non trovare un posto: per questo motivo serve una fiscalità di vantaggio per le imprese che intendono investire qui e che possono creare lavoro». A questo deve accompagnarsi la creazione di zone franche in aree ad alto potenziale anche turistico come quella di Olbia. Di questa situazione ha incolpato anche il centrosinistra al governo dell'isola. «La politica ambientale di Soru e della Sinistra in Sardegna ha fatto calare di oltre 20mila i posti di lavoro nell'edilizia. Dovrà essere rivisto il piano urbanistico della Regione così da rilanciare l'economia sarda», ha detto prendendosela con il precedente governatore. Analogamente importante anche la sanità e la logistica per rendere più competitive le aziende.
Al suo uditorio di Olbia ha spiegato anche l'intenzione di non eccedere più nelle solite critiche ai Cinque stelle. Riferendosi al sindaco «arancione» di Cagliari, Massimo Zedda, «la gente potrebbe votare anche uno come lui che assomiglia molto a loro, è un politicamente puro, non ha mai studiato, non ha mai lavorato e taglia i nastri delle opere che abbiamo avviato noi». Naturalmente Berlusconi ha analizzato anche la difficile situazione dell'industria lattiero-casearia isolana. «La soluzione è che queste 12mila aziende possano tornare ad avere dei conti che rendano possibile la continuazione della loro attività: vediamo cosa riesce a fare il governo, noi con Antonio Tajani ci siamo già mossi, abbiamo parlato con il commissario Ue all'Agricoltura europeo Phil Hogan che ha garantito di mettere a disposizione fondi importanti per la promozione in tutta Europa dei validissimi prodotti sardi», ha affermato.
La battaglia per le regionali è anche quella per le europee.
«Posso annunciarvi che la signora Merkel è d'accordo per la creazione di una forza armata europea», ha anticipato rimarcando il proprio ruolo di leader riconosciuto internazionalmente. Infine una battuta ai carabinieri che gestivano il servizio d'ordine: «Meritereste il 50% di stipendio in più».
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