Riforma delle pensioni, la Francia è nel caos. La polizia carica persino i vigili del fuoco

Calci e lacrimogeni per impedire un cambio di percorso. Ed è polemica

Riforma delle pensioni, la Francia è nel caos. La polizia carica persino i vigili del fuoco

Parigi ancora una volta trasformata in un ring. Solo che ieri non c'erano black bloc né i temuti casseur. Ma migliaia di vigili del fuoco in uniforme bersagliati dai poliziotti con proiettili di gomma. Un faccia a faccia inedito. Fischietti contro manganelli. È la seconda manifestazione dei pompieri in quattro mesi in una Francia divisa in due, tra pro e contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente della Repubblica. Il governo l'ha approvata ed ora è all'esame del Parlamento.

Ieri i pompieri sono quindi tornati in strada a chiedere garanzie per il «dopo», quando cesseranno l'attività: sono 48mila in Francia. L'80% volontari, il 16% professionisti, gli altri militari. Vogliono mantenere il diritto di ritirarsi a 57 anni senza malus, la rivalutazione del salario fermo dal 1990 e un aumento dell'organico, oltre a misure anti-aggressioni. Casco e strisce gialle fluorescenti, tenuta antincendio, sono arrivati da tutto l'Esagono.

Da Place de la République a Nation. Qui, sulla scultura che celebra la Rivoluzione francese, alcuni si arrampicano brandendo una bandiera bleu blanc rouge. Cantano la Marsigliese. In più punti, ricevono applausi dalle finestre dei cittadini. Bloccati invece da calci e gas lacrimogeni della polizia per aver cambiato a un certo punto percorso. «Il rispetto delle regole vale per tutti», twitta la prefettura tra le polemiche sui social.

Il corteo, deciso a impedire la circolazione in alcune arterie nevralgiche della capitale, devia infatti dall'itinerario dichiarato puntando alla périphérique. La risposta arriva nonostante sul «ring» ci siano due categorie in divisa: manganellate, lacrimogeni. Qualche pompiere si dà simbolicamente alle fiamme. Scene da guerra tra bande, eppure sul campo ci sono due comparti vitali per la sicurezza collettiva.

Dopo quasi due mesi di scioperi e cortei di altre categorie, pochi si aspettavano una simile veemenza contro i pompieri. Fischietti e sirene risuonano sotto i fumogeni, cariche per respingerli. Arrivano anche i primi fermi, almeno 2. Alcuni vigili del fuoco hanno la faccia dipinta come il Joker del film, altri sventolano il tricolore francese. «Disprezzo = rabbia», si legge su molti cartelli. Emmanuel Macron non sembra infatti voler arretrare.

La prova di forza c'è stata venerdì, quando il consiglio dei ministri ha approvato il testo che cancellerà i 42 regimi pensionistici creando un unico sistema a punti. Palla ora ai parlamentari. L'Eliseo ha una solida maggioranza.

Ma il governo, sui dettagli più contestati della riforma, si è già riservato il diritto di agire per decreto se in tre mesi - tanto dureranno le trattative con le sigle sindacali disposte al dialogo - non si troveranno le coperture.

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