Il latte in polvere per l'infanzia Lactalis è stato ritirato in 83 Paesi (nessuno dei lotti ritirati è stato commercializzato in Italia) e tutte le famiglie colpite dalla contaminazione da salmonella saranno risarcite. A dare l'annuncio è stato l'amministratore delegato del gruppo, Emmanuel Besnier. Uscendo dal suo silenzio in un'intervista con il Journal du Dimanche sulla crisi legata alla contaminazione, parlando per la prima volta con i media, Besnier ha difeso punto per punto la gestione degli eventi, duramente criticata da governo e consumatori.
«In nessun momento c'è stata volontà di nascondere i fatti», ha assicurato l'ad, che gestisce l'impresa familiare dal 2000, sulle orme del padre e prima del nonno. «È vero, non sono una persona di natura espansiva. In una crisi come questa, si cerca innanzitutto di agire», ha detto per spiegare il motivo per cui sinora non si sia espresso sulla questione. Dopo aver incontrato venerdì il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, che aveva parlato di «un'impresa inadempiente», il gruppo Lactalis ha annunciato il ritiro di tutti i lotti del latte per l'infanzia prodotti nello stabilimento di Craon, allargando ancora l'estensione dei richiami avviati a inizio dicembre. Besnier ha detto di aver proposto lui stesso al governo questa misura estesa a 83 Paesi, dalla Cina all'Algeria. «Bisogna misurare l'ampiezza di questa operazione: riguarda più di 12 milioni di scatole», ha sottolineato. Trentasette neonati sono stati colpiti dall'infenzione da salmonella in Francia dopo aver consumato il latte infetto, 18 dei quali sono stati ricoverati in ospedale, secondo il bilancio dell'11 gennaio. L'agenzia sanitaria pubblica francese Santé ha comunicato che i bambini stanno tutti bene. Un neonato è poi stato contagiato in Spagna e l'infezione di un altro resta da confermare in Grecia. «Non ci sono nuovi casi dall'8 dicembre», ha voluto sottolineare Besnier.
Interrogato sulle centinaia di denunce da parte di famiglie in Francia, dove è stata aperta un'inchiesta preliminare per «lesioni involontarie e messa in pericolo di vita altrui», l'ad ha promesso che nulla sarà tenuto nascosto. «Ci sono delle denunce - ha concluso -, ci sarà un'inchiesta, collaboreremo con la giustizia dando tutti gli elementi che ci saranno chiesti. Risarciremo tutte le famiglie che hanno subito un danno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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