"Una partita delle poltrone". Mentre prende forma il Conte bis sostenuto stavolta dal Partito democratico, oltre che dal M5S, Matteo Salvini si sfoga coi giornalisti per quello che definisce "un ribaltone pronto da tempo".
"Inorridisco all'idea che qualcuno voglia rimontare per le poltrone quello che abbiamo faticosamente smontato in un anno", ha detto il leader della Lega alla vigilia delle consultazioni che daranno - probabilmente - il via al nuovo governo. Ma il Carroccio non si arrende e domani a Sergio Mattarella chiederà il ritorno alle urne: "Siamo pronti e continuiamo a essere pronti in caso di elezioni e siamo pronti ad una manovra economica epocale", spiega Salvini, "Chi ha paura del voto non ha la coscienza pulita. Prima o poi il giudizio del popolo arriva. Se fai accordi contro-natura per salvare la poltrona, alla fine a casa ci vai. Uno può scappare dal voto nazionale, ma non può scappare dal fatto che le Regioni vanno al voto tra pochi mesi. Se il M5S si scopre costola del Pd, bastava che lo dicesse prima".
Duro l'attacco agli ormai ex alleati del Movimento 5 Stelle e a Giuseppe Conte: "Non siamo nati per occupare poltrone senza ideali", ha ribadito il ministro dell'Interno, "Spero che qualcuno non stia svendendo i propri ideali per le poltrone. Per noi gli ideali vengono prima delle poltrone, il cuore prima del calcolo matematico e spartitorio. Invidio il fegato di chi vuole fare la rivoluzione con Prodi e Renzi. Mi spiace che un movimento rivoluzionario finisca con Renzi: dalla Rivoluzione a Renzi, è impegnativo il passo, ci vuole fegato".
E si chiede: "Una ipotetica maggioranza Pd, M5S, LeU: mi spiegate su che cosa si fonda? Sfido un italiano su 60 milioni a dirmi senza ridere che questa è una maggioranza stabile, che va avanti tre anni senza problemi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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