I sondaggi continuano a premiare Matteo Salvini, la cui linea sulla gestione del caso Sea Watch viene approvata dal 60% degli italiani. E anche le rilevazioni del consenso politico offrono la fotografia di una Lega sempre più con il vento in poppa, attorno se non sopra il 38%. La sconfitta incassata con l'immediata scarcerazione di Carola Rackete ha quindi un sapore particolare, rafforza il vicepremier e lo mette sempre più nelle condizioni di dettare modi e tempi della legislatura.
Ma al di là dei sondaggi la giornata del leader della Lega è segnata da un acceso confronto con la magistratura. I consiglieri togati del Csm chiedono una azione a tutela del Gip di Agrigento. Sulla decisione del Gip che non ha convalidato l'arresto della Rackete il ministro Salvini e altri esponenti politici hanno fatto «commenti sprezzanti che trascendono in insulti che alimentano un clima di delegittimazione e odio come si evince dal tenore dei numerosi post di minacce e insulti pubblicati sui social nelle ultime ore. Si impone l'esigenza dell'intervento del Csm a tutela dell'indipendenza ed autonomia della giurisdizione». Anche l'Anm in una nota, sottolinea «ancora una volta» di aver registrato i «commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici». E a difesa dei magistrati interviene anche il Guardasigilli Alfonso Bonafede: «Non si dovrebbe arrivare ad attaccare il singolo magistrato, parlando di togliesi la toga, di candidarsi in politica o no».
La risposta di Salvini alle toghe non si fa attendere: «Con quello che stiamo leggendo sulle spartizioni di poltrone e procure a cura di qualche magistrato penso che siano gli ultimi che possano dare lezioni di morale a chiunque. Rispetto il lavoro del 99% dei magistrati ma sentire che Salvini è il problema di questo Paese mi sembra veramente folle». Per il leader della Lega la sentenza resta «vergognosa». «La scarcerazione mi ha provocato tanta rabbia. Si è messo a rischio la vita di alcuni uomini delle forze dell'ordine che stavano facendo il loro lavoro. Mi domando cosa bisogna fare in Italia per finire in galera. Quindi la vita di un finanziere vale meno della vita di un clandestino. È una bella responsabilità quella che questo giudice si è preso, non è indipendenza della magistratura, ma follia. C'è una giustizia - dice il leader leghista - che in queste ore ci deve spiegare se possiamo quantomeno mettere su un aereo direzione Berlino questa signorina o se la dobbiamo vedere fare shopping a Santa Margherita Ligure o a Portofino in attesa di attentare alla vita di altri finanzieri. Starebbe pensando di andare in Australia per occuparsi di Albatros? Sono pronto a pagarle il biglietto di sola andata. È veramente una sentenza scandalosa». Il vicepremier rilancia anche la riforma della magistratura: «Una bella riforma, un'autoriforma, con nuovi criteri di assunzione di selezione e di promozione».
Per dimostrare che la guardia resta altissima nel contrasto all'immigrazione irregolare Salvini convoca al Viminale il capo della Polizia Franco Gabrielli, il presidente del Friuli Massimiliano Fedriga, l'assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione, Pierpaolo Roberti e il prefetto di Trieste Valerio Valenti. Obiettivo: una drastica diminuzione degli immigrati in accoglienza.
«Oggi ho incontrato Massimiliano Fedriga, e venerdì sarò a Trieste» il suo annuncio. «Vogliamo sigillare la frontiera, diminuire il numero degli immigrati in accoglienza e aumentare mezzi e uomini delle Forze dell'Ordine».
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