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San Pietroburgo: è un russo l'attentatore

San Pietroburgo: è un russo l'attentatore

È un nazionalista russo legato a una setta occultista «New age» la persona arrestata ieri dalla polizia russa sotto l'accusa di aver compiuto mercoledì scorso l'attentato in un supermercato di San Pietroburgo nel quale erano rimaste ferite 18 persone. È stata fermata ed è ugualmente sotto interrogatorio anche una seconda persona, che viene ritenuta responsabile dell'organizzazione dell'atto criminale.

Si sarebbe quindi rivelata nient'altro che millantato credito la rivendicazione da parte dell'Isis, che pretendeva di aver colpito in Russia per punirla del suo coinvolgimento militare in Siria a sostegno del regime di Bashar Assad e contro l'autoproclamato Stato Islamico.

Dmitry Lukianenko, 35 anni, sotto interrogatorio da parte della polizia a San Pietroburgo dove è residente, «è stato in passato aderente alla setta occultista e nazionalista New Age».

Subito dopo l'attentato al supermercato Perekriostok era stato aperto un fascicolo per «tentata strage», ma lo stesso Putin era intervenuto personalmente dichiarando che «si era trattato di un atto terroristico», aggiungendo come a suo avviso fosse necessario in queste circostanze usare il pugno duro e «uccidere questi terroristi sul posto».

La rivendicazione da parte dell'Isis sembrava aver confermato l'esistenza di una pista islamica, ma ora le indagini si orientano in una diversa direzione.

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