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Scena di razzismo sul treno. Le tre ragazze si scusano

Devono essersi divertite, almeno per un po'. Prendere in giro una famiglia cinese, credendosi divertenti

Scena di razzismo sul treno. Le tre ragazze si scusano

Devono essersi divertite, almeno per un po'. Prendere in giro una famiglia cinese, credendosi divertenti. Ma tre universitarie hanno fatto un errore di valutazione: sul treno Como-Milano, il 16 aprile scorso, c'era una famosa influencer, che ha postato la scena su TikTok. E quel video è diventato virale, con oltre 16 milioni di visualizzazioni, 2 milioni di like e 50mila commenti. A nulla sono servire le scuse postume, perché le ragazze la figuraccia l'avevano già fatta.

A denunciare la storia in Italia e accendere i riflettori su quando raccontato dall'influencer cinese, è stata Selvaggia Lucarelli su Twitter. «Mi trovavo sul treno con il mio fidanzato di origini cinesi, sua mamma cinese e suo padre, un uomo bianco - racconta Mahnoor Euceph nel suo video -. Io sono pakistana, siamo tutti statunitensi. Ho notato queste ragazze ridere e parlare in italiano. Prima le ho ignorate. Ho fatto un sonnellino ma quando mi sono svegliata lo stavano facendo ancora ma con più aggressività. Allora ho chiesto se ci fosse qualche problema. Mi hanno risposto di no. A quel punto hanno iniziato a dire Nihao con voce odiosa, razzista, forte, insieme ad altre cose in italiano che non riuscivo a capire. Qui la decisione di filmarle con il telefono, anche se durante il video erano più calme». «Mai nella mia vita ha continuato Mahoor ho fatto esperienza di un razzismo così palese. E anche il mio ragazzo sostiene la stessa cosa. Mi aspettavo di meglio dalle nuove generazioni. Dopo aver condiviso il video, molti dei miei amici asiatici hanno raccontato le loro esperienze razziste in Italia e in Europa. L'America potrà avere i suoi problemi con il razzismo, ma l'Europa è indietro di 20 anni. Spero che voi italiani riusciate a trovare queste ragazze e a farle vergognare. È stato un comportamento veramente disgustoso. È così deumanizzante sperimentare tutto questo».

Pochi giorni dopo, quando si sono rese conto della sciocchezza che avevano fatto, le tre universitarie si sono scusate. Ma, secondo molti e anche secondo Mahnoor, non erano sincere. «Io e le mie amiche stavamo solo ridendo tra noi in un modo che abbiamo realizzato solo ora potrebbe esservi sembrato offensivo - si legge nel messaggio di scuse -. Non c'era intenzione da parte nostra di essere razziste e siamo molto dispiaciute per come vi ha fatto sentire il nostro comportamento».

Gli utenti le hanno rintracciate e i loro nomi, profili, università sono stati resi pubblici, mentre più di una persona ha chiesto di espellerle dagli atenei. Così le tre hanno disattivato i propri profili per parare i colpi.

La Cattolica, la Bicocca e Iulm sono intervenute prendendo le distanze dall'episodio ma sottolineando che le richieste di espulsioni non sono tollerabili.

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