Non è una sorpresa, perché il suo nome tra i possibili esclusi era già circolato, suscitando una ridda di proteste. Ma la conferma della mancata ricandidatura del senatore Sergio Lo Giudice, attivista dei diritti LGBT e ex presidente nazionale di Arcigay è comunque una notizia che fa scalpore. Cinquantasette anni, messinese ma bolognese d'adozione, sposato a Oslo con il suo compagno quando ancora in Italia le unioni civili erano pura utopia e padre di due bambini, Lo Giudice ha finito col pagare la sua appartenenza alla minoranza dem e in particolare a quella del guardasigilli Andrea Orlando.
Vani, prima della Direzione Pd che ha sancito la sua esclusione, gli appelli a Renzi della stessa Arcigay e di molti attivisti dei diritti civili. La scure è caduta su di lui, che pure era alla prima legislatura visto che era stato candidato in seguito alle primarie del 2012, in cui aveva ottenuto 4.800 preferenze.
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