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Smog nelle città, bufera tra i politici

Chiusura al traffico dalle 10 alle 16 a Milano, da oggi fino a mercoledì. Salvini e Grillo attaccano a testa bassa. Pisapia difende la propria misura e lancia un appello al governo: "Non lasciateci da soli"

Smog nelle città, bufera tra i politici

Circolazione ferma, a Milano, per il primo dei tre giorni di blocco delle auto in città. La misura straordinaria, disposta dal Comune, ha iniziato ad avere efficacia dalle 10 di stamani e sarà in vigore fino alle 16. Lo stesso domani e mercoledì. Vedremo quali risultati produrrà. Intanto, però, si registrano aspre polemiche politiche. Uno dei primi a prendere di mira la misura di Palazzo Marino è stato il leader della Lega, Matteo Salvini: "Aria più pulita? Le auto contribuiscono al massimo al 20% dell'inquinamento, bloccarle non serve a nulla!. Fossi sindaco - scrive su Facebook - mi occuperei più seriamente di controllare le caldaie (abbassando il riscaldamento negli uffici e nelle case pubbliche ad esempio, visto il Natale più caldo di sempre) e di comprare autobus che inquinino di meno. Il resto è aria fritta, o meglio aria sporca, alla Renzi".

Giuliano Pisapia gli ha risposto con un'intervista a Repubblica: "Salvini dimostra la sua ignoranza e non sa neppure che abbiamo fatto da settimane un'ordinanza che abbassa il riscaldamento e che già oggi il 70% delle percorrenze dell'azienda dei trasporti è sviluppata con mezzi ad alimentazione elettrica. I bus sono tutti dotati di filtro antiparticolato e 450 sono Euro 5 e Euro 6. Così come, forse perché passa troppo tempo a sbraitare in tv, non sa che già stiamo acquistando veicoli elettrici. L'Agenzia regionale che si occupa di ambiente sostiene che in queste condizioni il blocco è una misura che può diminuire l'inquinamento".

Anche Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, cita i numeri: "Sono rammaricato nel dover correggere il leader della Lega Salvini, ma l'inquinamento del trasporto su gomma secondo i dati del piano dell'aria della regione Lombardia guidata dal suo stesso collega di partito Maroni contribuiscono per quanto riguarda gli Nox del 50% e delle Pm10 per il 30%. Questo vale più o meno per tutta Italia. Non vi è alcun dubbio che l'inquinamento è prodotto da una serie di concause come trasporto, riscaldamento, aree industriali e centrali di produzione di energia ed è sbagliato dire che i blocchi delle auto sono una cazzata specialmente quando ormai ci troviamo di fronte ad una situazione unica in Europa di avere più auto immatricolate che residenti come nel caso di Roma. Invito Salvini - conclude Bonelli- a studiare di più, a dire meno cazzate e ad unirsi in una battaglia comune per avere insieme ai necessari provvedimenti emergenziali i provvedimenti strutturali, perché i polmoni inquinati non sono né di destra, né di sinistra e nemmeno leghisti".

Anche Beppe Grillo si è buttato nella mischia. "Il 2015 - scrive sul suo blog - si chiuderà secondo l'Istat con 68mila morti in più rispetto al 2014: 666mila contro 598mila, l'11% in più. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino. A Milano da domani per tre giorni la circolazione delle auto sarà vietata, poi si tornerà alla 'normalità', e presto sarà vietata la circolazione delle persone, come in Cina appunto", aggiunge. "Nel frattempo - dice ancora Grillo - l'inquinamento ci avvelena, avvelenano i fumi dell'Ilva, avvelena la diossina che fuoriesce dagli inceneritori e che finisce dentro il nostro cibo, avvelena l'acqua che beviamo che scorre in tubature d'amianto. Giovani o vecchi, ci si ammala sempre di più e non ci sono i soldi per le cure nè per le medicine, con la crisi i soldi è meglio usarli per mangiare (alimenti probabilmente contaminati). Si stringono i denti e si tira avanti, ma per poco". ​

"Se facessero politica negli Usa Grillo e Salvini adesso chiederebbero le dimissioni di Obama per i 43 morti del Tornado - sottolinea con sarcasmo Fabrizio Cicchitto (Ncd) -. Il punto fondamentale è quello sottolineato dal professor Veronesi: dello smog bisognerebbe occuparsene quando non c'è, con provvedimenti strutturali che egli indica e non sotto l'onda dell'emergenza come sta avvenendo. Sul terreno dell'emergenza però ha ragione Pisapia con il provvedimento radicale che ha preso e ha ragione Formigoni quando rivendica che ai suoi tempi la regione ha svolto in anticipo il ruolo di coordinamento mentre Maroni si sveglia soltanto oggi - aggiunge - comunque come al solito Roma corre sempre il rischio di cadere nell'irrilevanza o nel ridicolo. Il provvedimento delle targhe alterne preso su richiesta di un partito dopo che era stato deciso quello più ragionevole ed efficace del blocco totale è il segno appunto di questa irrilevanza".

Grillo nel pomeriggio è tornato all'attacco: "Dove passa Pisapippa non crescono più gli alberi. Il Movimento 5 Stelle lo ha già denunciato. A Milano il sindaco e la sua giunta sono responsabili di un autentico disastro ambientale".

Il leader M5S torna sull’emergenza smog e accusa il sindaco di Milano di aver contribuito all’inquinamento con l’abbattimento di centinaia di alberi: "AttilaPisapippa, paladino dell’ambiente, forse non sa che un albero secolare è un autentico polmone".

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