Il premier Giuseppe Conte è sempre più in difficoltà e giorno dopo giorno è alla disperata ricerca di qualcuno che sia disposto a sostenerlo pubblicamente. Questa volta a tendere la mano al presidente del Consiglio è stato Massimo D'Alema, che non ha perso tempo per benedire la figura di quello che dovrebbe essere l'avvocato del popolo: "Io credo che l’attuale governo non ha alternative". E ha anche riscoperto un ruolo di responsabilità, un obbligo morale soprattutto in un periodo di emergenza come quello che stiamo attraversando: "Chi come me ha responsabilità pubbliche, ha la responsabilità di aiutare, se richiesto di dare dei consigli". Guai però a pensare a chi sa cosa. "Io sono felicemente uscito dalla polemica politica quotidiana, ho già dato, faccio un lavoro tranquillo e interessante", tiene a sottolineare. Come se volesse mettere già le mani avanti.
Pare però che dietro le quinte si sia dato già da fare. Stando a quanto riportato da La Stampa, qualche settimana fa si sarebbe incontrato con Luigi Di Maio alla Farnesina per parlare dei "principali temi internazionali" di interesse per il nostro Paese. Si dice che il ministro degli Esteri stia cercando l'appoggio dell'ex premier per riuscire a inserire il Movimento 5 Stelle in qualche gruppo europeo: i 14 eurodeputati hanno provato a cercare casa tra i Verdi, i liberali, la sinistra ma sono stati prontamente respinti. Pertanto D'Alema starebbe provando a dare una mano ai grillini per entrare nei progressisti di Socialists and Democrats, a cui appartengono anche il Pse, il Partito democratico e i socialdemocratici tedeschi.
"Ecco perché sostengo Conte"
Il professore straordinario del corso di Storia delle relazioni internazionali presso la Link Campus University ("ateneo vicino ai 5 Stelle"), sempre secondo La Stampa, spesso verrebbe contattato telefonicamente da Giuseppe Conte. Per il quale aveva deciso di spendere parole al miele in pubblico già nel mese di settembre: "Io sono un sostenitore del presidente del Consiglio attuale per una ragione che potrà sembrare banale, cioè che non ne vedo di migliori all' orizzonte. Il presidente del Consiglio è stato il frutto di una selezione casuale, però questo è stato per volontà dei cittadini italiani, non colpa sua. Io non sono favorevole al metodo di 'estrarre a sorte' il capo di governo, però avendo adottato questo sistema stavolta ci ha detto bene".
Con le parole pronunciate intervenendo all'evento Ri-generazione 2020 promosso da Confcommercio Giovani, si è così scoperta un'improvvisa passione giallorossa.
Ma chissà se il presidente Conte ha gia iniziato tutti gli scongiuri del caso, visto che in passato non sempre gli elogi pubblici di D'Alema hanno portato particolarmente fortuna ai nuovi volti della politica italiana destinatari dei complimenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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