Il sottomarino di Macron per guidare la Difesa Ue

Per il 14 luglio l'Eliseo sfoggia il nuovo mezzo nucleare. Parigi sarà il gendarme d'Europa?

Il sottomarino di Macron per guidare la Difesa Ue

Cinquantadue anni dopo il generale De Gaulle, che ordinò il primo sottomarino nucleare francese Le Redoutable, e undici anni dopo Nicolas Sarkozy col «suo» Terrible), Emmanuel Macron fa esercizio di grandeur inaugurando il 17° sommergibile d'attacco alla vigilia della tradizionale parata del 14 luglio. L'anno scorso la festa nazionale fu un disastro: alcuni motociclisti finirono a terra durante la parata, e la pattuglia acrobatica invertì i colori della bandiera; l'anno precedente, la scelta «pop» della banda militare lasciò indispettito l'ospite Donald Trump.

Un capo di Stato in costante affanno di consensi, prova dunque a scuotere gli animi di una Francia divisa tirando giù il velo della superpotenza. Venerdì, Macron ha infatti lanciato il nuovissimo sottomarino nucleare Suffren, primo di una serie di sei sommergibili ultramoderni che la Francia metterà in mare nel prossimo decennio. Oggi, ha invitato i nove Paesi che partecipano all'Iniziativa europea di intervento (IEI), nata un anno fa sotto la regia dell'Eliseo con l'obiettivo di sviluppare una «cultura strategica condivisa». O verosimilmente agire militarmente anche senza l'accordo di tutta l'Ue.

Ha atteso la vigilia del 14 luglio per mostrare al mondo il nuovo sottomarino, attribuendo all'evento di oggi un significato militare più forte che mai. Si ricorda la presa della Bastiglia, ma la consueta parata sarà seguita da un pranzo all'Eliseo con la cancelliera tedesca Angela Merkel, i primi ministri dei Paesi Bassi Mark Rutte e il belga Charles Michel, il presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Il sottomarino di 99 metri pesa quasi 5mila tonnellate ed è dotato di missili da crociera. Lascerà l'hangar l'anno prossimo. Serve per promuovere un 14 luglio 2019 nel segno della cooperazione militare europea? O la Francia punta a essere al centro dei giochi di un'alleanza ristretta di Difesa?

In un periodo di amicizie a intervalli, Macron riempie gli schermi con il nuovo predatore della Marina per lasciarsi dietro impressioni di inadeguatezza. Del sottomarino ha fatto un simbolo di tecnologia e determinazione. O, come disse nel discorso della Sorbona il 26 settembre 2017 parlando dell'Iniziativa d'intervento (IEI), «un'opportunità di sviluppo del concetto di sovranità». Dal programma Barracuda lanciato nel '98, il capostipite della nuova generazione di Ssn francesi sarà in servizio fino al 2060. Il Duguay-Trouin e il Tourville arriveranno entro il 2025; altri tre, De Grasse, Rubis e Casabianca hanno quasi 3 anni di ritardo sulla tabella di marcia e li vedremo nel 2030.

L'imponente sommergibile presentato presso il cantiere navale di Cherbourg ha già aperto una nuova fase del Quinquennato che prelude non solo alla parata di oggi, ma a un Macron che prova ad accaparrarsi la leadership della (inesistente) Difesa europea. E nel frattempo punta anche più in alto, annunciando che da settembre nascerà «un comando militare dedicato allo Spazio» per «garantire lo sviluppo e il rafforzamento delle nostre capacità spaziali».

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