Spataro attacca Salvini: "Legge sulla legittima difesa? Inaccettabile"

L'ex procuratore capo di Torino contro la legge sulla legittima difesa: "Inaccettabile". E sulla difesa di Matteo Salvini all'imprenditore condannato per avere ucciso un rapinatore aggiunge: "Non si criticano le sentenze"

Spataro attacca Salvini: "Legge sulla legittima difesa? Inaccettabile"

"La legittima difesa è un diritto". Così Matteo Salvini sulla proposta di legge per introdurre nell'ordinamento italiano una norma a tutela di chi reagisce in prima persona in caso di furto o rapina. In attesa del voto alla Camera sulla legittima difesa, che potrebbe tenersi la prima settimana di marzo, ecco arrivare puntuale la replica di uno storico rivale del segretario della Lega: l'ex procuratore capo torinese Armando Spataro. A margine di un dibattito a Genova proprio sul tema della legittima difesa, a Repubblica Spataro ha ribadito la sua contrarietà alla misura annunciata dal governo e prevista dal contratto tra Lega e M5S.

"Si tratta di una proposta di legge che già Associazione Magistrati e accademici hanno criticato. A mio avviso non c'è bisogno e necessità di una nuova normativa. Quella che già abbiamo è stata introdotta nel 2006 e prevede la cosiddetta legittima difesa domiciliare", spiega l'ex giudice, per cui "è inaccettabile che si intenda privilegiare il diritto alla tutela del domicilio rispetto a quello alla vita. Ci sono dei diritti che vanno compresi, anche quelli di chi è aggredito, ma esiste una scala di valori prevista dalla Costituzione", dunque "Lo Stato non può delegare persino la gerarchia dei valori ai propri cittadini".

Nel mirino dell'ex magistrato finisce anche l'avverbio "sempre". "Introducendo questo avverbio non si può pensare di cancellare il dovere dei giudici di indagare e di procedere a valutazioni che sono proprie" di questo ruolo. Il ministro Bongiorno dice che la nuova norma aiuta i magistrati? "È un'affermazione priva di fondamento - attacca Spataro - anche se la si rapporta ai dati statistici. I fatti relativi a situazioni di legittima difesa domiciliare sono relativi a pochissimi processi e io credo che la magistratura, facendo il suo dovere, abbia necessità di indagare su ogni episodio e di andare a giudizio. La presunzione di proporzionalità della reazione non esiste. Bisognerà vederla nei fatti", l'opinione di Spataro. A cui poi viene chiesto della visita, nel carcere di Piacenza, fatta da Salvini all'imprenditore Angelo Peveri, condannato per tentato omicidio nei confronti di un rapinatore. Anche qui Spataro è critico.

"È un atteggiamento che non rientra nei confini del suo ruolo, e suona come una critica diretta a chi ha emesso la sentenza. I parlamentari possono andare nelle carceri, è un loro diritto. Ma è già diverso l'atteggiamento di un ministro che dice 'Non dovrebbe stare in carcere' e 'Valuteremo di chiedere la grazia al presidente della Repubblica'.

Dire queste cose suona come una diretta critica alla sentenza. Sia chiaro, tutte le sentenze sono criticabili però però però...", il commento finale dell'ex procuratore, che già in passato aveva criticato l'annunciata legge sulla legittima difesa parlando di "riforma aberrante".

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