Strappo della Lega in Abruzzo: "Corriamo da soli"

La decisione dopo un summit con Salvini e Giorgetti. Gli azzurri: «Così favoriscono i grillini»

Strappo della Lega in Abruzzo: "Corriamo da soli"

Roma La decisione era nell'aria da tempo. La Lega di Salvini correrà da sola alle elezioni regionali abruzzesi. Per comunicarlo ufficialmente si aspettavano soltanto le dimissioni del governatore Luciano D'Alfonso (Pd). E il presidente dell'Abruzzo proprio ieri, con una lettera inviata a Maurizio Gasparri, presidente della Giunta delle elezioni, ha annunciato di optare per il seggio da senatore, portando così il Consiglio abruzzese a immediato scioglimento con conseguente voto anticipato (anche se la fine naturale della legislatura non era lontana: giugno 2019). La decisione della Lega è maturata nel corso di un vertice cui hanno partecipato segretario nazionale e vicesegretario (Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti) e il segretario regionale abruzzese del Carroccio Giuseppe Bellachioma. È indubbio che il voto regionale in Abruzzo (la data più probabile cadrà tra novembre e dicembre, anche se in molti ritengono si possa agganciare alle Europee del prossimo febbraio) rappresenti un banco di prova per un nuovo esperimento politico.

Alle politiche di marzo la coalizione di centrodestra ha ottenuto ottimi risultati nella regione, piazzandosi alle spalle dei grillini con soli 4 punti di percentuale in meno. In quel caso la Lega aveva ottenuto il 13,8% dei consensi (un terzo di quelli conquistati dal Movimento di Beppe Grillo).

Nelle ultime amministrative D'Alfonso era riuscito a spuntarla sul suo avversario (il governatore uscente Giovanni Chiodi). Mentre si registrava allora la buona prova del Movimento 5 Stelle che aveva preso il 21,4% dei voti. Le ultime politiche hanno visto ribaltare le proporzioni. I 5 Stelle sono risultati primo partito e la coalizione di centrodestra si è piazzata seconda a pochi punti percentuali. Nella decisione presa dai vertici del Carroccio sicuramente pesano anche i sondaggi degli ultimi mesi che danno la Lega in forte ascesa. C'è da ricordare che il sistema elettorale è il proporzionale puro con uno sbarramento del 4% (che scende al 2 per liste collegate a una coalizione) e un premio di maggioranza che ottiene chi semplicemente arriva primo anche di un solo voto.

«Da deputato abruzzese sono dispiaciuto - commenta Gianfranco Rotondi, eletto nelle liste di Forza Italia - Questa scelta favorisce indirettamente i Cinque Stelle. Detto questo era inevitabile che gli equilibri nazionali condizionassero le alleanze locali».

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