Ma sulle leggi Salvini smentisce Conte

Il premier: "Il Parlamento riveda le norme". Il ministro: "Basta rispettarle"

Ma sulle leggi Salvini smentisce Conte

Roma - «È una tragedia che lascia impietriti. Il pensiero di tutti è di vicinanza e solidarietà alle famiglie delle giovanissime vittime, al loro dolore lacerante». Sono le prime parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla tragedia di Corinaldo. Il premier Giuseppe Conte, tra i primi a portare il suo omaggio e la sua solidarietà, dice che mentre la magistratura segue il suo corso, il parlamento deve interrogarsi se leggi e norme sono adeguate per prevenire disastri del genere. Partendo però dal principio ribadito con forza dallo stesso Mattarella: «I cittadini hanno diritto alla sicurezza ovunque, nei luoghi di lavoro come in quelli di svago». Salvini anche in questo caso corregge il suo premier: «Non servono nuove leggi ma la coscienza di rispettare le normative esistenti». Già ieri mattina aveva parlato della tragedia durante la manifestazione di piazza del Popolo. «Se verrà accertato che per avidità qualcuno non ha fatto quello che doveva, fosse l'ultima cosa che faccio la pagherà». Un Salvini particolarmente furente quello di piazza del Popolo che lascia il posto a un papà commosso nel pomeriggio al suo arrivo sul luogo della tragedia. «Da genitore è mio dovere esserci». La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiede intanto alla magistratura tempi certi per fare luce sulle responsabilità. Al termine del vertice nella prefettura del capoluogo marchigiano il premier Conte ha voluto ribadire un punto fondamentale. «Voglio rivolgere un accorato appello al senso di responsabilità di tutti coloro che gestiscono i luoghi pubblici e i locali destinati ad accogliere un certo numero di persone: devono assolutamente adottare tutte le cautele con grande senso di responsabilità». «Non può essere la magistratura a cambiare la cultura della sicurezza con sentenze e sui morti - commenta Gianfranco Librandi (Pd) - è necessario professionalizzare il settore della sicurezza: è necessario che i gestori di eventi pubblici si assumano le giuste responsabilità. Non è accettabile lucrare su alcool e sballo dimenticando la sicurezza dei ragazzi». Qualcosa si deve fare subito. Non basta il minuto di silenzio imposto dal presidente Roberto Fico all'inizio della seduta di Montecitorio sulla Manovra. Serve passare ai fatti. Come propone Licia Ronzulli (FI), presidente della Commissione bicamerale su infanzia e adolescenza. «Proporrò - dice la senatrice di Forza Italia - un disegno di legge che indichi soluzioni idonee a garantire la sicurezza dei nostri ragazzi nel luoghi di divertimenti e nei locali pubblici».

«Queste morti - aggiunge il suo collega di partito Maurizio Gasparri - devono costituire anche motivo di riflessione per le famiglie. Tanti dei presenti erano poco più che bimbi, coinvolti in un contesto gestito da irresponsabili dai quali dovevano restare lontani».

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