New York Centinaia di bambini radunati in gabbie create con recinzioni metalliche all'interno di un vecchio magazzino nel sud del Texas. Sparse per terra bottiglie d'acqua, sacchetti di patatine e fogli di alluminio usate come coperte di emergenza. È questa l'immagine, diventata virale negli Stati Uniti, della «tolleranza zero» sugli immigrati clandestini di Donald Trump. Il presidente americano è sempre più nell'occhio del ciclone per la linea dura che ha portato negli ultimi giorni alla separazione dei minori dalle loro famiglie. Mossa che ha fatto decidere anche alla first lady Melania di scendere in campo e bacchettare indirettamente il marito. La first lady «odia vedere bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma migratoria di successo», afferma alla Cnn la sua portavoce Stephanie Grisham. Lei, continua, «crede che dobbiamo essere un Paese che segue le leggi ma anche un Paese che governi col cuore». Trump, però, non arretra di un passo: gli Usa non saranno un «campo di migranti», tuona dalla Casa Bianca. «Guardate cosa succede in Europa e altrove, non possiamo permettere che succeda anche qui, non finché ci sono io». E su Twitter rincara la dose: «I bambini vengono usati da alcuni dei peggiori criminali del mondo come mezzo per entrare nel nostro Paese. Qualcuno ha dato un'occhiata alla criminalità a sud del confine? È storico, con alcuni Paesi che sono i posti più pericolosi del mondo». Poi attacca i democratici, dando loro la «colpa di essere stati deboli e inefficaci» sul fronte della sicurezza alla frontiera.
Ma il picconatore Trump dice la sua anche su quanto sta accadendo oltreoceano, ribadendo che è stato «un grande errore aver permesso in tutta Europa a milioni di persone di entrare e cambiare così fortemente e violentemente la loro cultura». «Il popolo della Germania si sta rivoltando contro la sua leadership proprio a causa dell'immigrazione, che sta scuotendo la già debole coalizione di Berlino», scrive ancora il tycoon. «Non vogliamo separare i bambini dai loro genitori», spiega da parte sua il ministro della Giustizia, Jeff Sessions. «Se costruiamo il muro e approviamo leggi per mettere fine all'illegalità, non ci troveremo di fronte a queste terribili scelte».
Secondo i dati del dipartimento per la Sicurezza Interna, dal 19 aprile al 31 maggio gli agenti di frontiera hanno diviso 1.995 bambini dalle famiglie, entrate clandestinamente alla frontiera col Messico. Sui media Usa si rincorrono le immagini dei minori che piangono e assistono impauriti al fermo e alla perquisizione dei genitori. E la struttura nel sud del Texas è diventata il simbolo delle critiche contro le politiche della Casa Bianca: lì sono raccolte oltre 1.100 persone, divise in zone per bambini non accompagnati, adulti soli e genitori con bambini. Il pugno di ferro di The Donald suscita riserve tra gli stessi repubblicani e l'indignazione dei democratici, che chiedono al Commander in Chief un'inversione di rotta. Anche l'ex first lady Laura Bush, dopo Melania, condanna la pratica, a suo parere «crudele, immorale e straziante». Mentre l'Alto Commissario per i diritti umani dell'Onu, Zeid Raad al-Hussein, definisce «inaccettabile e crudele» separare i figli dai genitori.
Ma la segretaria per la Sicurezza Interna Usa, Kirstjen Nielsen, ribadisce: «Dobbiamo fare il nostro lavoro. Non ci scusiamo per questo». «Questa amministrazione ha un semplice messaggio - chiosa - chi attraversa la frontiera illegalmente verrà perseguito».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.