Video sfottò contro i gay Un'altra gaffe imbarazza il Pd

Il candidato alla segreteria di Ancona pubblica una clip anti omosessuali. Il partito lo bacchetta: «Episodio grave»

Per il Pd è l'estate delle gaffe. Dopo quella sulle mamme da aiutare per preservare «la razza italiana», i «padri costituzionali» citati dalla responsabile Scuola del partito, quindi il post (subito cancellato dallo staff Pd) sugli immigrati che vanno «aiutati a casa loro perchè non abbiamo il dovere morale d accoglierli», e infine quello del consigliere comunale Dem di Ancona, Diego Urbisaglia, contro Carlo Giuliani («A mio figlio gli griderei di sparare e di prendere bene la mira»), ecco un altro scivolone targato Pd, ancora nelle Marche (servirà un corso intensivo di comunicazione social ai piddini marchigiani?). Il colpevole stavolta si chiama Fabio Ragni, organizzatore regionale della Giovanile del Pd e candidato alla segreteria dem sempre di Ancona. Il ventincinquenne, studente di giurisprudenza e appassionato di regia, ha pubblicato tre anni fa un video che è stato ripescato dal sito Gaypost.it facendo scoppiare la polemica. Il filmato è una parodia delle pubblicità dei profumi, solo che questo («Acqua di frogio» è il titolo) ha il potere di rendere attraente i gay e garantire conquiste anche tra i maschi eterosessuali.

Un video che «non vuole offendere nessuno, l'unico intento è fare un po' di risate in una pausa studio» si legge nei titoli di coda (insieme all'avvertenza: «Con il patrocinio di Arcifrogi»), e poi una serie di battute da caserma nel backstage. Insomma una goliardata da ventenni, che però fatta da un giovane esponente del Pd assume un peso diverso e probabilmente avrà conseguenze per la carriera politica del giovane piddino anconetano. «Deridere, per passatempo o per gioco, l'orientamento sessuale delle persone è un atto ignobile, ancora più grave se commesso da chi è iscritto al Pd e si candida oggi ad assumere ruoli dirigenziali nel partito - scrive Silvia Fregolent, responsabile Pari opportunità e diritti civili del Pd - È anche a causa di questi atteggiamenti che si alimenta e si giustifica un clima diffuso di intolleranza ed omofobia».

Ragni ha subito chiesto scusa su Facebook: «Chi mi conosce sa che persona sono, sa che mi sono battuto per i diritti degli omosessuali, sa che ero a favore di una legge Cirinnà che prevedesse i matrimoni e non solo le unioni civili. Detto questo mi scuso con tutta la comunità gay se il video che ho fatto ha offeso. Mi dispiace, non ho giustificazioni, se non il fatto che il video in questione è stato fatto molto tempo fa. Ho poi provveduto a rimuoverlo in tempi non sospetti perché ho, ben pensato, fosse di cattivo gusto».

Oltre alle scuse il giovane piddino ha dei sospetti: «Guarda caso il video salta fuori proprio adesso che c'è il rinnovo della segreteria provinciale, per rinnovare in maniera seria il partito. È una macchina del fango costruita a regola d'arte».

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