Pop. Sondrio Resta autonoma Profitti e dividendo in volo

Orgogliosa della propria autonomia e radicata sul territorio: questa mattina a Bormio il presidente della Banca Popolare di Sondrio, Piero Melazzini confermerà ai soci la politica dei piccoli passi. La stessa che finora ha permesso al gruppo di crescere concentrando le proprie forze su un programma di aperture mirate e di lasciare cadere ogni idea di aggregazione: le filiali a fine dicembre erano 300, tutte aperte per via interna e concentrate nel nord Italia, nella città di Roma e in Svizzera (dove la Sondrio opera attraverso la controllata Suisse). Tra i pochi «strappi» alla regola c’è la recente acquisizione, in tandem con Bpm, di Factorit dal Banco Popolare. Superati i contraccolpi provocati dalla debacle dell’economia mondiale, l’assemblea sarà chiamata ad approvare un bilancio 2009 sfavillante: l’utile netto è salito a 201,1 milioni, quasi quintuplicato rispetto ai 43,6 milioni del 2008, anche grazie al recupero di alcuni titoli obbligazionari custoditi dalla capogruppo.

Il consiglio di amministrazione proporrà agli oltre 163mila soci della banca un dividendo decuplicato: 0,33 euro, contro i 3 centesimi staccati nell’anno nero della crisi. Ma ad andare bene sono anche gli ingranaggi industriali del gruppo: sia la raccolta complessiva sia i crediti sono saliti più del 12%.

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