Precari, rifiutare un lavoro fa perdere la cassa integrazione

La cassa integrazione «in deroga», cioè gli ammortizzatori per i lavoratori atipici, potrà prevedere contributi differenziati a livello regionale. Anche se la dimensione del sussidio al lavoratore, spiega il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, alla fine non cambia: cambia solo la composizione del finanziamento, diviso fra Stato e Regioni. Inoltre, il diritto a percepire qualsiasi trattamento di integrazione al reddito attraverso ammortizzatori sociali «è subordinato alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, o a un percorso di riqualificazione professionale». In caso di rifiuto da parte del lavoratore a sottoscrivere l’impegno, l’emendamento presentato dai relatori al decreto anticrisi stabilisce che l’interessato «perde il diritto a qualsiasi erogazione di carattere retributivo e previdenziale, fatti salvi i diritti già maturati». La cassa differenziata fra Regioni, bocciata dalla Cgil, viene accolta bene dalla Cisl.

«Se il contributo delle Regioni significa un aumento delle risorse per ampliare la platea dei lavoratori interessati, va bene», aggiunge Giorgio Santini (Cisl). Arriva inoltre la stabilizzazione per 430 operatori precari della Croce Rossa.

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