LA PRECISAZIONE

Nell’edizione diffusa in data 23 gennaio 2009, a pagina sette, risulta riportato un articolo dal titolo «La Sardegna dei favori» «Quanti dipendenti Tiscali assunti dalla Regione», a firma di Stefano Filippi, nel contesto del quale si afferma che il dottor Renato Soru avrebbe «arruolato negli uffici pubblici decine di consulenti che provenivano proprio dalla sua compagnia telefonica», mentre il manager «Sergio Benoni, direttore editoriale messo a capo della Sardinia Media factory, o Chicco Porcu, pubblicitario con seggio in consiglio regionale». Il giornalista prosegue affermando che il dottor Soru avrebbe affidato «a un esercito di precari per lo più provenienti da Tiscali» le mansioni già attribuite ai dipendenti della Regione Sardegna, «soprattutto nel settore Trasparenza e comunicazione, dove Soru ha assunto la bellezza di 118 persone».
Ebbene, la totalità delle notizie in precedenza riportate nel virgolettato trascritto, si rivelano radicalmente e clamorosamente false. In particolare:
Non corrisponde al vero la notizia secondo la quale la Regione, nei corso della legislatura appena conclusasi, avrebbe assunto 118 lavoratori provenienti da Tiscali e impiegati nel settore della comunicazione. In realtà nessun ex dipendente di Tiscali è mai stato assunto alle dipendenze della Regione Autonoma della Sardegna, la quale ha stipulato esclusivamente tre contratti di collaborazione con dipendenti di Tiscali, in regime di aspettativa non retribuita, dei quali uno inserito, a norma di legge, nello staff della Presidenza.
Semmai il cronista avesse inteso riferirsi alla Sardegna IT Srl, (società «in house» della Regione Autonoma della Sardegna operante nel settore della produzione e della fornitura di servizi strumentali alle attività della Regione) si precisa che la stessa occupa complessivamente 205 unità, dei quali solo 16 (di cui 4 con contratto a tempo determinato) provenienti da Tiscali, nell'ambito di una, evidentemente naturale e volontaria, migrazione di professionalità tra operatori del medesimo comparto.
Del pari, assolutamente non veritiera si rivela l’affermazione secondo la quale Sergio Benoni e l’onorevole Chicco Porcu sarebbero stati assunti alle dipendenze della Regione Sardegna. Il Benoni è presidente del consiglio di amministrazione dalla Sardinia Media Factory, consorzio privatistico di imprese, l’onorevole Porcu riveste la carica di consigliere regionale dal 2004 e non è mai stato assunto alle dipendenze della Regione Sardegna.

Giuseppe Macciotta,
Andrea Manconi

Nell’articolo non era scritto che «Soru ha assunto 118 lavoratori provenienti da Tiscali», come sintetizza l'avvocato Macciotta. Secondo la Direzione del Personale della Regione Sardegna, nel 2007 sono stati siglati 118 contratti di collaborazione (co.co.co.) per il servizio Trasparenza e comunicazione della Regione e altre direzioni regionali, di giornalisti, addetti stampa, web manager, o altro.

La provenienza «in gran parte da Tiscali» è denunciata da interpellanze presentate a più riprese in Consiglio regionale. Benoni e Porcu, manager con un passato di collaborazione con Tiscali, non sono stati assunti in regione ma «arruolati» da Soru sì.
SteFil

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