da Milano
Due, tre concetti espressi davanti alla commissione bancaria degli Stati Uniti e Ben Bernanke in pochi minuti ha infiammato i mercati, di qua e di là dellOceano. Il presidente della Fed, successore del leggendario Alan Greenspan, era atteso con trepidazione allaudizione semestrale sulla politica monetaria, perché da lui ci si attendeva la linea dindirizzo per il prossimo futuro. Due i principali messaggi: primo, ci sarà un calo dellinflazione; secondo, la Fed, pur rimanendo vigile, ritiene che i tassi abbiano raggiunto il loro scopo (e la giusta misura). È ritenuta improbabile, inoltre, una recessione delleconomia americana.
Immediata la reazione delle Borse, che in Europa erano partite vigili e negli Stati Uniti (alle 16 italiane) erano ancora in fase di avvio. Nella parte restante della seduta hanno ulteriormente amplificato i progressi, mentre il dollaro scendeva ai minimi di seduta (1,2554 per un euro).
Quanto alle prospettive macroeconomiche, Bernanke ha aggiunto che la spesa per consumi sarà abbastanza forte da compensare laumento della propensione al risparmio e il declino del mercato immobiliare. In questa fase, ha aggiunto, i maggiori rischi per la crescita delleconomia Usa derivano dallaumento del tasso dinflazione, dallinstabilità dello scacchiere mediorientale e, soprattutto, dalla corsa del prezzo del petrolio. È proprio il caro greggio, secondo il numero uno della Fed, alla base dei recenti aumenti dei prezzi al consumo, ed è il fattore che ha più possibilità di innescare inattese pressioni inflazionistiche.
I mercati (azionari e dei titoli di Stato) hanno gradito in modo particolare le affermazioni sul raffreddamento dellinflazione, derivante da un (benefico) rallentamento della crescita economica (prevista tra il 3,25 e il 3,50%). «La bassa inflazione è la cosa migliore per le Borse», ha detto il presidente della Fed, in unaudizione durata più di tre ore. Distinto i mercati hanno scommesso che l8 agosto non ci sarà un nuovo aumento dei tassi dinteresse e ovunque si sono amplificati gli acquisti. LEuro Stoxx 50, lindice di riferimento per i dodici Paesi dellarea euro, alla chiusura delle contrattazioni ha segnato un progresso del 2,7%. Sempre in chiusura i mercati americani mostravano unottima consistenza, con il Dow Jones in su dell1,96%, e il Nasdaq dell1,83%.
Anche Piazza Affari ha festeggiato con un risultato ancor più vistoso visto quanto è stato cupo lultimo periodo: lindice S&P/Mib è cresciuto del 2,27%, il Mibtel il 2,18%, il Techstar del 2,14%. I volumi hanno sfiorato i 3,3 miliardi di euro. Ottima intonazione per i bancari (e non solo Bpi, salita del 9,5% per motivazioni diverse), ma anche per titoli industriali come Finmeccanica e tecnologici come Stm.
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