Prete accusato ingiustamente di pedofilia, Google deve pagare i danni

Sul social network Orkut, gestito dal gigante americano delle ricerche in rete, un parroco brasiliano è stato definito «ladro» e «pedofilo» ingiustamente. Un tribunale ha condannato l'azienda a risarcirlo con 15 mila real (poco più di seimila euro)

E' stato travolto dal fango, ma una volta tanto i responsabili (anche se solo indiretti) dovranno risponderne. La grande corporation Google dovrà pagare i danni morali ad un sacerdote brasiliano accusato di pedofilia sulla rete sociale Orkut, gestita dal gigante americano delle ricerche in rete.
Un tribunale di Minas Gerais, infatti, ha confermato in seconda istanza, la condanna già inflitta a Google, che dovrà pagare 15 mila real (poco più di seimila euro) perchè un utente anonimo di Orkut aveva definito padre Oscar Ramalho Cavini «pedofilo» e «ladro». Accuse dimostratesi in realtà semplici insulti, privi di alcun fondamento.
Secondo i giudici brasiliani, Google si deve assumere la responsabilità per situazioni del genere, visto che dà spazio agli utenti «senza che si debbano identificare in qualsiasi modo e senza qualunque tipo di controllo su ciò che affermano».

Una cifra simbolica, certo, quella stabilita dalla condanna rispetto ai numeri dei bilanci del colosso di Internet, ma che potrebbe aprire la strada a una vera e propria cascata di cause. Per il momento, comunque, la Google brasiliana non si è pronunciata e non ha fatto sapere se presenterà ricorso.

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