Mariateresa Conti
da Palermo
«Non sono fuggito con una donna sposata, sono tutte infamità. Forse la gente del quartiere ha interpretato male unamicizia con una donna della parrocchia, hanno pensato che fosse unamicizia troppo forte. Ma la signora in questione è rimasta lì, non è successo nulla. E io sono andato via solo per stare vicino a mia madre e mia sorella. Comunque, dopo tutte queste vicende, non tornerò».
Fa sentire la sua voce don Tonino Cerilli, il giovane sacerdote sparito dalla parrocchia del quartiere Zen di Palermo perché - a detta delle voci che circolano nella borgata, voci confermate anche dalla Curia - si sarebbe innamorato di una donna, per di più sposata. E cerca di mettere fine a quelli che, a suo dire, sono solo pettegolezzi malevoli, nati probabilmente, ammette lui stesso, da «alcuni miei atteggiamenti espansivi». «Sicuramente - spiega - qualcuno ha equivocato qualche mio atteggiamento, ha pensato che io e quella donna stessimo insieme. Ma non cè nulla di vero, solo unamicizia».
Niente fuga damore, dunque. E neanche imminente abbandono della tonaca, sulla scia della scelta del fratello, Massimiliano Cerilli, anche lui sacerdote della stessa parrocchia dello Zen, che a metà luglio è andato via perché innamorato di una giovane di 26 anni conosciuta nellambito delle attività parrocchiali. Don Tonino conferma però la sua decisione di non tornare più a Palermo: «Mi dispiace - dice - avrò nostalgia del lavoro cominciato. Ma in una situazione simile, con quello che si dice nel quartiere, no, non tornerò». Il caso era scoppiato qualche giorno fa, quando si è appreso che don Tonino, ufficialmente partito a fine luglio per stare vicino ai familiari dopo il clamore suscitato dalla vicenda del fratello, non sarebbe più rientrato dalle ferie.
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