Prezzi benzina, la penisola al sesto posto

Prezzi benzina, la penisola al sesto posto

da Milano

Tra polemiche che non si placano, il prezzo della benzina si allontana dal record stabilito nei giorni scorsi, mentre il governo deciderà il prossimo 13 settembre le eventuali misure per contrastare il caro carburanti.
Un primo segnale di distensione dei prezzi della benzina, dopo le fiammate sui prezzi in seguito all'uragano Katrina, è arrivato ieri con l’annuncio di Q8, che a partire da oggi ridurrà i listini della verde dal record di 1,367 euro il litro a 1,349. Segnali che però non vanno tutti nella stessa direzione, visto che l’Agip ha deciso di ritoccare verso l’alto i prezzi di verde (a 1,339 euro) e gasolio (1,223 euro), con la tensione che resta a livello di guardia. I sindacati dei benzinai hanno lanciato l’allarme legato al caro-prezzi che starebbe portando «al collasso» la categoria per effetto del calo dei consumi.
Sul nodo carburanti torna anche l'Unione petrolifera che replica alle accuse di «cartello» avanzate nei confronti delle compagnie dal segretario confederale della Cisl, Raffaele Bonanni. In Italia - ribadiscono i petrolieri in una nota - sono stati trasferiti sui prezzi industriali «meno della metà dei rincari internazionali», con aumenti di 3 centesimi inferiori alla media registrata negli altri Paesi. E questo nonostante il fatto - ricorda ancora - che solo nella scorsa settimana, la benzina si sia apprezzata di 8 centesimi al litro al netto dell'Iva.

La difesa dei petrolieri trova qualche conferma negli ultimi dati del ministero delle Attività produttive, secondo i quali l'Italia ha abbandonato il top del caro pieno (è ora al sesto posto), pur mantenendo il primato per il gasolio.

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