«Il Prg è minacciato dalle sentenze del Tar»

In occasione del workshop internazionale di architettura, in corso all’Auditorium Parco della musica, il sindaco Gianni Alemanno è tornato a lanciare l’allarme sul «Piano regolatore capitolino minacciato dalle sentenze del Tar». Sentenze che hanno messo in discussione alcuni strumenti del Piano, come il “contributo straordinario”, che prevede che il privato corrisponda al Comune di Roma parte dell’introito economico ottenuto attraverso operazioni di valorizzazione immobiliare.
«Difendiamo - ha detto Alemanno - l’intento redistributivo che esiste nel Piano, che può generare un risultato economico per la collettività di almeno 5 miliardi di euro». Questo perché, gli introiti derivanti dal contributo straordinario vengono utilizzati dall’amministrazione capitolina per realizzare opere pubbliche. «Questo valore redistributivo - ha aggiunto il sindaco - oggi è attaccato da sentenze del Tar che rimettono in discussione il Contributo straordinario».
Per il sindaco si tratta di un attacco «che si somma alla pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo e alle sentenze della Corte costituzionale secondo cui l’esproprio per pubblica utilità non può avvenire dietro pagamento di indennità che si discostano sensibilmente dal valore venale dei beni. Ciò ha reso molto onerosa l’attività di esproprio con gravi ricadute sull’edilizia popolare. «Se le aule dei tribunali non fermeranno questa deriva di carattere privatistico che sta indebolendo la capacità dell’amministrazione comunale di difendere il bene comune nel processo edificatorio - ha concluso Alemanno - sarà necessario portare la questione nelle aule parlamentari».
Il sindaco ha anche fatto presente che, al di là della questione delle recenti sentenze del Tar, «rispetto al Piano regolatore approvato dalla precedente giunta, il nostro atteggiamento è duplice: attuazione e revisione». Quindi, «difendiamo l’aspetto redistributivo del Piano», messo in discussione dalle sentenze del Tar. Ma al tempo stesso, il Campidoglio si riserva la possibilità di revisionare il Piano. Ad esempio, sugli «ambiti di valorizzazione che non hanno una destinazione funzionale precisa».
Tra l’altro fra pochi giorni è previsto un nuovo intervento dei giudici amministrativi.

Il prossimo 13 aprile - ha fatto sapere a margine dei lavori del workshop l’assessore capitolino all’Urbanistica Marco Corsini - il Consiglio di Stato deve pronunciarsi sul ricorso presentato dal Campidoglio contro la bocciatura del Tar di alcuni strumenti contenuti nel Piano regolatore capitolino. «Il 13 c’è l’udienza di sospensiva, noi comunque ci aspettiamo una soluzione definitiva a breve».

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