Sì ad un candidato unico, no alle primarie. E se laccordo non si dovesse raggiungere, anche Forza Italia schiererà in campo un proprio nome. Il vertice azzurro di ieri in via dellUmiltà riapre la partita interna alla Casa delle Libertà per la sfida delle prossime elezioni amministrative. Il partito del premier dice no alle primarie, ma auspica un accordo fra An e Udc perché la scelta converga su un solo «peso massimo» per la conquista del Campidoglio. I richiami allunità sono insistenti, ma i vertici azzurri sono chiari: o ci si mette daccordo, o al primo turno Forza Italia correrà da sola, con un nome sul quale vige assoluto riserbo. Laccoglienza degli alleati non è univoca. Alemanno e Baccini non sembrano avere intenzione di fare un passo indietro, e concordano su un punto: le primarie diventeranno il primo turno delle elezioni comunali.
«Non subiremo decisioni di vertice», tuona il ministro dellAgricoltura. «La mia campagna elettorale continua», incalza Baccini. Nel frattempo il Nuovo Psi chiede a Robilotta di scendere in campo, e Alessandra Mussolini vede nella bocciatura delle primarie una possibilità in più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.