Il primo pensiero del Fli è per gli immigrati

Il primo pensiero del Fli è per gli immigrati

(...) rappresentante della comunità della Romania in Italia. Proposta che solo fino a pochi anni fa - secoli fa, ai tempi di Fini delfino di Almirante, o anche solo di Fini co-fondatore del Pdl - sarebbe stata bollata, a dir poco, come provocazione antipatriottica, insulto al Tricolore, disprezzo delle tradizioni. Invece, i delegati alla recente assemblea regionale, tutti inquadrati e coperti, hanno preso atto con favore delle parole di Marian Mocanu. La quale ha ricordato che i cittadini romeni, così come tutti quelli comunitari che risiedono in Italia, hanno il diritto di voto, ma per esercitarlo devono essere essi stessi attori di una richiesta ai Comuni di residenza.
«Per questa ragione - ha spiegato la rappresentante della comunità della Romania in Italia - molti rinunciano, e neppure sanno di avere questo diritto. Io chiedo pertanto una norma che equipari i cittadini comunitari a quelli italiani che ricevono a casa loro la tessera elettorale». In conclusione, arriva la sviolinata di rigore: «Fli è il partito che ha fatto propria questa iniziativa di legge e la porterà in parlamento. È molto importante che sia la Liguria il primo banco di prova». A quel punto è scattato anche l’applauso, generale e convinto. Ma non è finita lì. C’è stato tempo e modo di dare la parola al presidente della comunità dell’Ecuador a Genova, Ivan Lopez, anche in omaggio alla quantità di aderenti che ne fanno la più numerosa colonia di immigrati fra quelle presenti nel capoluogo ligure.
Certamente, è doveroso riconoscerlo, il primo congresso regionale del partito di Fini si è occupato anche di altri argomenti importanti, come l’emergenza politica, la crisi economica, l’occupazione, i problemi dell’autotrasporto. Lo stesso Nan, avvocato, ex coordinatore ligure di Forza Italia e deputato azzurro per quattro legislature prima di abbracciare l’approfondita ideologia finiana, ha promosso «un partito forte e compatto, pronto alle sfide elettorali di Genova e La Spezia».
Sulle alleanze, inoltre, ha precisato che «occorre essere molto chiari e ribadire che siamo nel Terzo Polo. Credo che questa proposta chiara sia la migliore risposta che si può dare alla richiesta che arriva dai nostri elettori, e ringrazio Udc, Api e Liberali per aver accolto la nostra iniziativa». In sala lo ascoltavano, particolarmente interessati, fra gli altri, Gianbattista Pittaluga, coordinatore dell’Api, Rosario Monteleone, coordinatore dell’Udc, il liberale Alfredo Biondi e il candidato sindaco Enrico Musso. A proposito, Nan gli ha garantito l’appoggio entusiasta: «Siamo convinti che Musso possa essere il sindaco giusto per Genova». Campagna elettorale ufficialmente aperta, dunque, anche per il Fli.

Ed è solo un caso che i favori dei futuristi vadano a un candidato che si è sempre dichiarato a favore della moschea. Che se poi, oltre agli islamici, arrivassero anche i voti dei romeni e degli ecuadoriani... Ma che cosa andiamo a pensare? Al congresso del Fli, di sicuro, non ci ha pensato nessuno!

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