Il primo yacht a prova di pirati

A prova di pirati, la Secure Yacht certificata Rina consegnata ieri dall'a.d. Ugo Salerno al Sea force one griffato Amy, in gran spolvero al Monaco yacht show di Montecarlo. In prima assoluta, è la notazione di classe con procedure operative tarate sui più elevati standard di anti-terrorismo e protezione della privacy. Soddisfa il codice Isps (International ship and port facility security code) che si applica agli yacht a discrezione della bandiera di appartenenza, lo integra con requisiti ad hoc per i mega yacht e si applica a unità di qualsiasi stazza, bandiera e servizio. L'hanno cucita addosso al cinquantaquattro metri di Capitan Magic, alter ego del giovane armatore residente a Londra, alta finanza e la magnifica ossessione dei pirati. Giusto alla luce dell'ultima cronaca, l'arrembaggio in Corsica, nel Golfo di Aden, Somalia, Corno D'Africa. Teschi esorcizzanti un po' ovunque, teschi temuti all'orizzonte.
Capitan Magic s'attrezza e chiede al Rina un progetto chiavi in mano. Luca Dini Designer da un lato e la crema degli ingegneri del Registro dall'altra. La barca viene su in meno di due anni nei cantieri Mariotti di Genova che, in joint venture con i Cantieri Navali Lavagna di Francesco Ceccarelli, hanno creato Amy. «L'armatore ha chiesto un sistema di controllo centralizzato di una quantità di parametri - spiega Salerno - oltre alla videosorveglianza che controlla tutti gli accessi e le aree critiche come ponte di comando, sala macchine e cabina dell'armatore, abbiamo un'illuminazione addizionale e un sistema indipendente dal radar, sempre attivo, che monitora entro le dieci miglia». In soldoni: telecamere fisse, mobili e infrarossi puntate sui ponti esposti, locali interni e aree adiacenti allo yacht, controllate e comandate da due postazioni distinte; sistema con serrature a codice per plancia, apparato motore e sala controllo propulsione; pannello sinottico in plancia con indicazione dello stato di apertura-chiusura delle aperture a fasciame; Ssas (Ship security alert system), il pulsante che lancia l'allarme a compagnia di gestione dell'unità e Autorità di bandiera, e metal detector portatile per controllo di passeggeri e bagagli. Importante: nessun conflitto tra security (antiterrorismo) e safety (sicurezza della vita umana in mare). «È la prima Secure Yacht che fa il Rina e direi la prima al mondo-ci tiene a sottolineare Salerno-Un passaporto di sicurezza che è valore aggiunto al momento della vendita». Ha validità anni e annuali visite di mantenimento. «Pensata per la difesa da attacchi terroristici e pirateria, è un progetto pilota che dovrebbe diventare standard».
Uno yacht, certificato anche Green Star e Confort Class, vetri antisfondamento, blindato, sicuro da intrusioni. Il pirata post moderno cerca il varco e la barca si chiude a riccio: nessuno entra e scatta l'allarme. «L'armatore voleva uno yacht per navigare con i suoi ospiti in tutti i mari del mondo». Sandokan è rimasto incollato alle pagine di Salgari e nuovi pirati crescono. Niente benda, orecchino e gamba di legno.

Niente Tortuga. Solo sequestri, furti, attacchi mirati. E non solo cargo, che i mega yacht chissà chi portano a spasso. Altra trama Capitan Magic, altri tempi, altre regole. Contro questi corsari senza storia e Stevenson nel taschino.

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