da Roma
Risolvere il caso-Fazio. Questa è la priorità che il governo si è data accelerando i tempi per lapprovazione del ddl risparmio. È stato lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad annunciare che martedì prossimo si svolgerà una riunione straordinaria dellesecutivo per «approntare un emendamento con i miglioramenti che riterremo più opportuni». E tra questi la procedura di nomina del governatore della Banca dItalia e la durata del suo mandato. Lo stesso ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, ha ammesso che si sta pensando di proporre che il capo dellistituto centrale «venga nominato dal governo sentendo il Parlamento e con il consenso dellopposizione». Ma come trasformare la volontà politica in legge dello Stato? Il governo starebbe studiando la possibilità di inserire una norma transitoria nel maxiemendamento al disegno di legge sul risparmio. Il provvedimento, in dettaglio, fisserebbe un limite di tempo entro il quale lo statuto della Banca dItalia dovrebbe adeguarsi alla riforma dei meccanismi di nomina e dei poteri del vertice di via Nazionale.
In questo modo, i tempi di uscita dellattuale governatore Antonio Fazio sarebbero definiti a stretto giro di posta. Rimarrebbe, tuttavia, un altro ostacolo da superare: evitare che la norma possa essere impugnata dinanzi alla Corte di giustizia europea. A questo proposito, Palazzo Chigi starebbe pensando allopportunità di avviare una trattativa con la Banca centrale europea. Il consiglio direttivo dellEurotower di Francoforte potrebbe dimostrarsi accomodante con lesecutivo italiano perché la massiccia campagna di stampa internazionale anti-Fazio ha creato più di un malumore in sede comunitaria. Soprattutto tra i rappresentanti olandesi e spagnoli che hanno visto stoppate sul mercato le offerte di Abn Amro e Banco Bilbao sugli istituti italiani.
Il governo dovrà poi definire le modalità tecniche per rendere effettivo il passaggio al nuovo corso. Unipotesi potrebbe essere quella di ritornare alla prima formulazione del ddl risparmio nel quale si prevedeva che la nomina del Direttorio di Bankitalia fosse effettuata dal Parlamento su proposta dellesecutivo e a maggioranza qualificata in modo da coinvolgere anche lopposizione.
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