Cronache

Profughi a Casale San Nicola, blocchi e scontri anche a Roma

Alfano invia i profughi a Casale San Nicola. Gli abitanti insorgono sventolando il tricolore. Pugno duro della Prefettura

Profughi a Casale San Nicola, blocchi e scontri anche a Roma

"Abuso di potere". La protesta contro i trasferimenti dei profughi imposti dal ministro dell'Interno Angelino Alfano arriva anche a Roma. I residenti di Casale San Nicola hanno sbarrato l'accesso a tre furgoni e un suv del reparto mobile della polizia. Con le mani alzate hanno bloccato la strada che porta all’ex scuola "Socrate" dove dovrebbe arrivare il primo gruppo di profughi, una ventina dei cento previsti che dovranno essere ospitati nello stabile. Scandendo l'Inno d'Italia, i residenti si sono a lungo opposti al passaggio della polizia.

Nello spiazzo davanti alla struttura che dovrebbe ospitare i 19 rifugiati, dove i cittadini sono in presidio permanente da quasi tre mesi, sono arrivati i blindati delle forze dell’ordine. Le 250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, non solo ritengono l’edificio e la zona molto isolata inadeguate all’accoglienza, ma temono che l’arrivo di cento immigrati su una popolazione di poco più 400 persone finisca col diventare una vera e propria "invasione", ingestibile dal punto di vista della sicurezza. "Per questo sono determinati a non smettere di lottare neanche adesso, quando di fronte a loro vedono schierate con grande imponenza di mezzi le forze dell’ordine - ha commentato CasaPound che è scesa in piazza coi residenti - la protesta pacifica non si arresterà fino a quando non si avrà la certezza che Casale San Nicola resterà a loro". Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, non ha voluto sentire ragione e ha dato l'ordine ai suoi di rimuovere immediatamente il blocco. "Una commissione ha ritenuto che la cooperativa avesse i requisiti necessari - ha spiegato Gabrielli - se c’è gente che non è d’accordo... se passasse questo principio sarebbe finita".

L'ordine di Gabrielli ha fatto precipitare la situazione innescando un durissimo confronto tra i residenti e le forze dell'ordine che ha caricato per forzare i blocchi. Alcuni manifestanti hanno lanciato sassi contro gli agenti ferendone quattro. Dopo aver sfondato il blocco, gli agenti hanno "scortato" gli immigrati all'interno della ex scuola "Socrate".

Il comitato dei residenti, che ha tenuto per ottenuto giorni un presidio continuo all’ingresso del comprensorio, ha fatto sapere che non si arrenderanno comunque e che continueranno la battaglia "in maniera legale e sempre pacifica".

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