«Pronti a scendere in piazza contro la sentenza Mondadori»

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Egregio Direttore Feltri, se lei lancia una campagna per una raccolta fondi a favore di Fininvest conti su di me.
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Caro Direttore, pur essendo da molto tempo convinta sostenitrice di Berlusconi le scrivo per la prima volta poiché comincio ad essere preoccupata. Con la sentenza che riguarda Fininvest credo che non ci sia più alcun dubbio sul fatto che in Italia ci sono persone disposte a tutto pur di sovvertire i risultati delle elezioni. Credo che occorra fare seriamente qualcosa per impedirlo e credo che occorra coinvolgere tutte le persone per bene perché ciò non avvenga.
Marcella Sofia
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Caro Direttore, le «scosse» dalemiane si avvicinano: le escort di Santoro, la manifestazione sulla libertà di stampa in Italia (perché non manifestano contro l’Iran, la Cina, il Venezuela eccetera dove la libertà di stampa è una chimera?) e dulcis in fundo il lodo Mondadori... Tutto sistematicamente ad orologeria! Caro Direttore, voglio lanciare un appello, attraverso il Giornale, rivolto ai 19 milioni circa di italiani che hanno democraticamente eletto i propri rappresentanti politici, a manifestare nelle piazze del nostro Paese contro il golpe strisciante della sinistra scientificamente elaborato da una minoranza di sinistra, sonoramente sconfitta e composta da intellettuali snob, magistrati, trombati di sinistra eccetera.
Cino Serrao
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Caro direttore sono pronto a versare per i quattro componenti della mia famiglia i 168 euro, con l’augurio che Mediaset licenzi tutti i sinistrorsi che vi lavorano e li mandi a casa di «De Maledetti».
Vincenzo Perri
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Egregio Direttore Vittorio Feltri, condivido le sue battaglie sacrosante in difesa della giustizia, della convivenza civile e della politica con la P maiuscola, senza gossip e senza attacchi e insulti gratuiti. Nel manifestarle la mia convinta adesione alla sua campagna per l’abolizione del canone Rai, desidero soffermarmi sulla sentenza del giudice civile di Milano che obbliga il gruppo Fininvest a risarcire la Cir di De Benedetti per la cifra monstre di 750 milioni di euro. Serve una grande manifestazione a difesa del governo e di Silvio Berlusconi per opporsi a quello che è un vero e proprio tentativo di golpe antidemocratico. Ma serve anche una raccolta di firme per far sentire al nostro presidente del Consiglio tutto l’appoggio e la solidarietà dei Suoi elettori ed estimatori.
Giampiero Martini
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Solidarietà subito tra noi, terremotati della democrazia, vittime di un eterno sisma che ha come epicentri tutte le procure di una giustizia distruttiva del Paese. Dateci un numero di telefono: noi con un sms daremo 1, 2, 5 euro per contribuire al pagamento di quei 750 milioni di euro. Per dimostrare in concreto quanti siamo a volere Silvio, a volere continuare a leggere il Giornale. Vogliamo la nostra legittima libertà, non vogliamo i Fini, i Franceschini, i Di Pietro, i Grilli, i Santori e accoliti in combutta con i De Benedetti, i Mauro, i disfattisti vestiti di toga, indegni di un Paese civile. Se la nostra libertà è in vendita, paghiamola.
Renata Rossi
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Ho letto con gioia della disponibilità ad aiutare l’unico vero leader dopo De Gasperi. Sottoscrivo l’eventuale iniziativa a raccogliere fondi per Berlusconi e me ne farò promotore nel mio ambito.
Franco
Isola del Liri (Fr)
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Non condivido le manifestazioni di piazza, le lascio a quella parte politica che, per mancanza di idee e proposte, è solo capace di parlare, gridare, insultare. Questa volta, però, anch’io sono favorevole a una grande manifestazione: la dobbiamo al presidente del Consiglio che, nonostante tutto, sta dimostrando una forza e una caparbietà ammirevoli per proseguire il suo mandato e non abbandonare i suoi elettori. In questo momento ha bisogno più che mai del nostro appoggio e solidarietà.
Valeria Bianchi
Modena
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Egregio Direttore, so bene che quello che scrivo non può essere di grande aiuto al nostro presidente, ma dico ugualmente che avrà sempre il mio voto e tutto il mio appoggio e che i nostri magistrati non sono magistrati.
Maria Legnani
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Caro Direttore, se a certi avversari politici fallisse anche l’attuale «golpe», forse l’ultima cartuccia dovrebbe essere quella esplosiva. Ieri una carica d’incapaci, con falsità e vergognose insinuazioni a getto continuo, è riuscita persino a provocare una pesante diaspora comunista a vantaggio della democrazia. Oggi, con questo «golpe», la stessa carica ha garantito a Silvio Berlusconi addirittura la sua quinta legislatura.
Nicola Pezza
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Dottor Vittorio Feltri, le scrivo solo per farle sapere che ho molto apprezzato, come sempre del resto, i vostri articoli e commenti sulla «sentenza Mesiano». Ho gradito in particolare, quello firmato da Claudio Borghi, molto puntuale nell’indicare una delle maggiori cause di dissesto della nostra giustizia civile. Il tema, a mio avviso, andrebbe approfondito il più possibile.
Andrea Broglia
Varese
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È veramente vergognoso il «golpe» che stanno tentando contro Berlusconi. Le urne hanno dato un esito che i poteri forti insieme al centrosinistra non accettano e tentano in ogni modo di ribaltare con veline, escort e risarcimenti sproporzionati. Alla Cir dovrebbero andare 750 milioni di euro quando la Mondadori ne capitalizza 850. Vogliono distruggere colui che ha sfidato i poteri forti con la politica della chiarezza e del «vero fare». Vogliono mantenere la casta, i privilegi, le clientele e in questo sono aiutati vergognosamente dalla magistratura nella quale noi non abbiamo più alcuna fiducia. Chiedo un intervento del presidente della Repubblica. E se questo non arriva, manifestiamo in piazza per i nostri diritti.
Lorenzo Cappelli
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Sono una pensionata di 64 anni ed è mia intenzione dare disdetta del canone Rai e devolvere l’importo al mio presidente del Consiglio onorevole Silvio Berlusconi per pagare la multa sul lodo Mondadori.
Noemi Eccher
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Dottor Feltri, le scrivo tutta l’amarezza mia e della mia famiglia per il fango che ogni giorno viene gettato sul nostro presidente Berlusconi. È il momento di lottare con forza e assumerci la responsabilità di scendere in piazza a difendere la nostra libertà che credo sia veramente in pericolo. Siamo nelle mani di giudici spregiudicati che non rispondono di nulla di ciò che fanno e di una sinistra alla frutta che tenta con tutti i mezzi di ritornare al potere. Noi siamo pronti.
Deana
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Gentile Direttore, l’ultima incredibile sentenza contro la Fininvest di Berlusconi è politica perché dai fatti già noti e dalle sentenze sul lodo Mondadori sia Fininvest che Berlusconi erano stati esclusi da coinvolgimenti penali. Inorridito, mi chiedo quale e quanto potere ha un giudice che nell’esercizio delle sue funzioni, tirando la legge come fosse trippa per assecondare i suoi teoremi, può mettere in seria difficoltà qualsiasi cittadino. Perché oggi è Berlusconi ma domani potrebbe essere un comune disgraziato. Il punto del non ritorno potrebbe essere l’esito negativo del lodo Alfano. Berlusconi è forte e ha il popolo dalla sua, non pensi ad andarsene all’estero e smascheri chi sta dietro le quinte.
Giuseppe Dini
Lido di Camaiore (Lu)
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Caro Feltri, ho letto sul suo giornale che lettori/elettori del Pdl sarebbero disposti a raccogliere soldi per «coprire» i 750 milioni richiesti dai «cari magistrati» e che con 42 euro a testa si coprirebbe il tutto. L’idea mi pare ottima e se il Giornale se ne facesse promotore, oltre a raggiungere certamente la somma, realizzerebbe una cosa mai avvenuta nella storia moderna che varrebbe molto di più di qualsiasi elezione. Io, come penso tantissimi altri, sono disposto a duplicare la cifra. Non se ne può più di questi «ricchi fascisti».
Angelo Rancati
Milano
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Caro Direttore non trova che, al di la dei contenuti, l’illuminata magistratura dovrebbe tenere conto delle conseguenze politiche generate da comportamenti giudiziari che nel migliore dei casi creano nella gente comune, quella pacata, sconcerto, delusione e insicurezza nei riguardi delle istituzioni?
suitac
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Certamente Berlusconi è informato che l’indagine aperta dal Csm sul giudice di Milano comporterà inevitabilmente la sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado da parte del giudice d’appello al quale detta sospensione verrà richiesta. Aggiungo che c’è anche l’irreparabile danno che da solo può comportare la sospensione.
Mario Bacchiega
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Difendiamoci. Questo è il verbo usato nel titolo del Giornale di ieri. Allora facciamo qualcosa, facciamo sentire al presidente tutta la nostra forza. Aiutiamolo, questa è una lotta per la libertà e per una democrazia vera, non quella che vogliono «loro».
Giorgio Ruffoni
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In piazza contro i golpisti che vogliono ribaltare il risultato delle urne e del nostro voto utilizzando escort e giudici. Berlusconi è il nostro campione e lotta per tutti noi. Pronti ad andare in piazza quando lui ci chiamerà.

Fabio Ruberti
Pisa
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Gentile Direttore, pronto ad andare in piazza quando Berlusconi lo deciderà, andrò in piazza non per lui ma per la battaglia che lui sta conducendo contro questi vampiri d’Italia, come il cosmopolita De Benedetti e i loro servi. Tutti in piazza, non lasciamola a loro!
Paolo Babich Bailo
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