Prostituta cinese strangolata in casa

L’hanno trovata riversa sul letto, con indosso il pigiama e con evidenti segni di violenza sul collo. Poco lontano dal letto, un laccio molto sottile, probabilmente l’arma del delitto. In casa nessun altro. È giallo sulla morte di una 35enne cinese trovata priva di vita la scorsa notte poco prima delle 4 in un piccolo appartamento di via Rovetti 32 a Torpignattara. Quando il personale del 118 è arrivato, ha trovato la porta dell’abitazione aperta; all’interno apparentemente nulla fuori posto. Secondo la prima ricostruzione effettuata dalla polizia la donna era una prostituta e divideva l’abitazione con altre due persone di nazionalità cinese per il momento «irreperibili».
Ad avvisare il reparto volanti del commissariato Porta Maggiore era stato il 118 a cui era giunta, verso le 3, una telefonata da un uomo con accento straniero che non aveva dato le generalità limitandosi a chiedere l’intervento immediato dei sanitari per una persona che aveva avuto un malore. Non semplici i primi passi dell’indagine che al momento non esclude alcuna ipotesi, compresa quella dell’omicidio legato all’attività della donna. Di certo c’è che la vittima divideva l’abitazione con altre due persone e gli uomini delle Squadra mobile non hanno ancora rintracciato i due connazionali che forse potrebbero sapere qualcosa di utile alle indagini o fornire particolari sulle sulle ultime ore di vita della prostituta cinese.

Capire, soprattutto, se nell’appartamento la donna riceveva clienti. «Stiamo lavorando a 360 gradì, affermano gli investigatori spiegando che il delitto potrebbe essere maturato sia nell’ambito del lavoro che la donna faceva sia per vicende legate alla vita privata.

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