Claudio Pompei
La Federcaccia ha già organizzato una manifestazione di protesta per martedì prossimo, con migliaia di cacciatori che «assedieranno» il Consiglio regionale. Ieri è stata la volta dellAnlc, lassociazione nazionale libera caccia, che ha smentito il contenuto del comunicato diffuso dallassessore Valentini, annunciando nel contempo la mobilitazione dei suoi iscritti. Lobiettivo è identico: contestare il calendario venatorio ultra-punitivo varato dalla Regione Lazio e chiedere immediate modifiche delle limitazioni più restrittive dellattività venatoria.
Stiamo parlando delle due associazioni venatorie che raccolgono la stragrande maggioranza dei circa settantamila cacciatori del Lazio. Senza dimenticare che le altre (Anuu-Migratoristi, Enalcaccia e Italcaccia) pur non avendo ancora annunciato iniziative proprie, sono probabilmente in attesa di coordinare la protesta contro le mancate promesse di Marrazzo. Infine lArci-caccia, associazione dichiaratamente di sinistra, ha dapprima contestato duramente le decisioni assunte dalla giunta Marrazzo e ora, dopo un ulteriore incontro con lassessore Valentini, è in attesa di verificare che siano apportate al calendario venatorio le modifiche richieste.
Il presidente regionale dellAnlc Gianfranco Fortunati ha denunciato il tentativo della Regione «di mettere il bavaglio alle associazioni venatorie» diffondendo un comunicato prima ancora che ci fosse lincontro. «Lassessore - spiega Fortunati - ci ha chiesto di firmare il comunicato nel quale si sosteneva che le associazioni concordavano con la Regione per studiare le eventuali modifiche da apportare al calendario, ma in cambio prometteva tante chiacchiere e pochissimi fatti. Per questo mi sono rifiutato di firmare e ho abbandonato il tavolo della trattativa». Perciò lAnlc ha annunciato una serie di iniziative a tutela dei cacciatori, anche seguendo le vie legali. Gianfranco Fortunati ha, infine, messo sullavviso i cacciatori della provincia di Roma che «si dovranno aspettare amare sorprese per il mese di gennaio. Nel calendario venatorio, infatti, è lasciata ampia facoltà alle province di restringere ulteriormente lattività venatoria per lultimo mese della stagione di caccia. Preferirei sbagliarmi di grosso, ma nulla mi fa presagire qualcosa di positivo allorizzonte».
Sulla questione è tornato ieri anche Fabio Desideri (Lista Storace): «Non passa giorno che lassessore (o gli assessori?) competenti non vengano smentiti dalle associazioni venatorie riguardo allapertura di tavoli di concertazione. Solo propaganda, a quanto pare. La realtà è unaltra: questa giunta vorrebbe limitare la caccia fino a rasentare labolizione. Purtroppo la sconfitta in dodici referendum, tra nazionali e regionali, non è bastata».
«Come al solito - dicono Michele Bonatesta e Laura Allegrini, di An - il centrosinistra cerca di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Se non ci fosse stata la forte protesta delle associazioni venatorie e anche la presa di posizione di Alleanza nazionale, sempre coerente su questi argomenti, nessuno si sarebbe mosso».
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