Proteste Camera invasa da ciechi e ombrelli

Anche la Camera è stata «okkupata». L’Unione italiana ciechi e ipovedenti ha letteralmente invaso un corridoio di Montecitorio per protestare contro i tagli nel settore previsti dalla Finanziaria. Solo l’intervento in serata del presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini, ha messo fine alla protesta. La terza carica dello Stato, incontrando una delegazione dell’Uci, ha manifestato la sua solidarietà e ha spiegato che si sarebbe mosso per chiedere al premier di intervenire attraverso un preciso ordine del giorno: «Avete molte buone ragioni - ha detto - e sono convinto che non chiedete privilegi». Intanto in Aula sono spuntati degli ombrelli aperti.

L’iniziativa è partita da un gruppo di deputati piemontesi del Pd, guidati da Stefano Esposito, che chiedevano l’approvazione di un emendamento alla Finanziaria per destinare fondi al Piemonte a compensazione dei danni creati dalle alluvioni. Al termine dell’intervento di Esposito, una decina di deputati ha aperto altrettanti ombrellini blu, rossi, verdi, rosa e arcobaleno. La protesta non è stata fortunata: l’emendamento è stato bocciato.

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