La giunta provinciale di Savona tradisce due leggi dello Stato: sono quelle che stabiliscono la commemorazione della «Giornata della Memoria Shoah» e della «Giornata del Ricordo», le Foibe. Lo fanno rilevare alcuni consiglieri di opposizione, Roberto Nicolick, presidente del gruppo misto, Livio Bracco, capogruppo di Forza Italia-Pdl, Rosavio Bellasio, presidente dellomonimo gruppo, e Eugenio Maineri, capogruppo di Alleanza nazionale. In particolare, i quattro esponenti della minoranza, nel ricordare che «il Parlamento italiano ha istituito da tempo la celebrazione delle due ricorrenze, rispettivamente il 27 gennaio e il 10 febbraio», spiegano che, in aperta contraddizione alla normativa vigente e alle decisioni unanimi, condivise nelle apposite commissioni, la giunta che regge la Provincia «getta la maschera e mostra il suo vero volto, indifferente e insensibile nei confronti di un tragico evento storico di così ampia portata». Il vertice provinciale, infatti, non ha voluto solennizzare la giornata del Ricordo con motivazioni che i quattro membri della minoranza ritengono pretestuose: vicinanza delle elezioni politiche, scarsa opportunità, possibili strumentalizzazioni.
Tutte scuse, insomma: «Al di là di tutte le giustificazioni ufficiali mormorate a mezza bocca - sottolineano ancora Nicolick, Bracco, Bellasio e Maineri - la giunta dichiara che non intende finanziare in alcun modo la giornata del Ricordo, preferisce spendere il denaro pubblico in modi più effimeri e pubblicitari. Come dire: i manifesti con il faccione del presidente Bertolotto, la stampa e linvio di magazine a quintalate, siti web che santificano la personalità del presidente, e cose simili».
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