Puglia, assalti ai furgoni: clan sgominato

Trasformarono quel fazzoletto d'asfalto in un autentico campo di battaglia: traffico bloccato e strada isolata, centinaia di colpi di kalashnikov sparati all'impazzata, infine la razzia e la fuga con il denaro. Il tutto nel giro di otto minuti, il tempo necessario per mettere in atto un piano studiato nei minimi particolari, al punto che persino la recinzione ai margini delle corsie autostradali veniva tranciata prima del colpo in modo da poter imboccare un sentiero sicuro e depistare gli inseguitori. Così il clan degli assalti ai furgoni portavalori dettava la legge del terrore sulle strade di Puglia, un clan basato sull'alleanza tra la criminalità radicata a Cosenza e quella egemone a Cerignola, in provincia di Foggia. Ma, ieri, i carabinieri del comando provinciale di Bari e dei Gis hanno arrestato sedici persone: sei calabresi, nove pugliesi e un albanese.

Gli assalti venivano condotti seguendo un copione ben preciso. Il furgone finito nel mirino dei banditi veniva messo in trappola: i rapinatori bloccavano il tratto di strada scelto per la rapina; poi entravano in azione sparando all'impazzata.

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