«Punire le donne che si vestono all’occidentale»

Teheran. Poche decine di donne, coperte dalla testa ai piedi con il chador nero, hanno inscenato ieri mattina una manifestazione davanti al Parlamento di Teheran, chiedendo l'intervento del governo contro le donne che non rispettano il codice islamico di abbigliamento. Le dimostranti che criticavano l'apertura dei governi precedenti nei confronti delle donne, hanno consegnato alla stampa una lettera indirizzata ai tre poteri dello Stato. Scrivono che il chador è «un'arma efficace per combattere il nemico che vuole la deislamizzazione della società iraniana». «Il mancato rispetto del codice morale e di abbigliamento islamico - si legge - fa parte di un complotto messo in piedi dai nemici della Repubblica Islamica». Un comizio è stato pronunciato da Emad Afrough, presidente della Commissione parlamentare della Cultura, il quale ha accusato il nuovo governo «di fare poco e niente per arrestare l'ondata di occidentalizzazione che ha investito la società iraniana.

È necessario creare una moda e un abito nazionale perché i giovani non siano costretti a seguire i modelli importati dall'Occidente». E ieri la polizia di Teheran ha annunciato l'intenzione di inasprire dal 22 aprile la repressione verso quelle donne che non rispetteranno il codice di abbigliamento islamico.

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