da Milano
Edison ha fatto ieri un balzo in Borsa dopo lannuncio dei risultati trimestrali che chiudono con un fatturato in crescita del 12%, ma soprattutto dopo unambiziosa intervista dellad Umberto Quadrino, mentre lassemblea di Enìa ha nominato il nuovo cda che dovrà condurre la società alla fusione con Hera e Iride. Intanto Enertad, controllata dal gruppo Erg, ha presentato il piano industriale con un obiettivo di 700 megawatt installati nel settore delle energie rinnovabili entro il 2011.
Edison. Il titolo di Foro Buonaparte ha guadagnato ieri il 2,69% a Piazza Affari dopo l'annuncio di una trimestrale in crescita a 2,5 miliardi, anche se con margini in calo per «effetti regolamentari» relativi alla produzione di energia verde. La crescita delle vendite di elettricità è stata superiore ai ritmi del settore, mentre i volumi del gas sono sostanzialmente in linea. A spiegare il balzo in Borsa c'è anche unintervista rilasciata al quotidiano francese La Tribune dallad Umberto Quadrino, che ha affermato che Edison è pronta ad entrare nel nucleare e che disporrà di gas in quantitativi superiori al proprio fabbisogno, mettendoli così a disposizione dei propri azionisti, la francese Edf e A2A. Quadrino ha anche detto di avere «lambizione di essere presenti in tutti i principali Paesi produttori» ed ha citato Egitto, Irak, Iran, Algeria, Libia e Qatar.
Enìa. Lassemblea della multiutility di Parma, Piacenza e Reggio ha nominato ieri il nuovo cda che prevede la conferma alla presidenza di Andrea Allodi (la cui indicazione tocca a Parma), del vice presidente Marco Elefanti (in quota a Piacenza) con l'ingresso dellad di prossima nomina Andrea Viero (in quota a Reggio). Lassemblea ha anche approvato il bilancio 2007, che vede un incremento del 43% del dividendo, ma soprattutto un riacquisto di azioni proprie fino ad un massimo del 10% del capitale: le azioni riacquistate serviranno «nellambito di accordi con partner strategici». In altri termini, Enìa si prepara alla fusione con Hera e Iride da un lato sostenendo il valore del titolo con i riacquisti, dallaltro creando una disponibilità di azioni per eventuali scambi azionari.
Enertad. Il gruppo Erg ha deciso di mantenere a Piazza Affari la controllata che opera nelle rinnovabili, cambiandole però il nome in Erg Renew. Il piano industriale prevede investimenti per 880 milioni di euro.
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