Chi volesse trasformare il 2 a 0 sul Ghana in un piccolo capolavoro calcistico, ha sbagliato indirizzo. E anche sport. Perché la prova di Hannover è da incorniciare per gli effetti benefici avuti sul gruppo e sui media, ha liberato il campo da quel fastidioso disinteresse per il nostro calcio avvertito quasi come uno schiaffo sul viso, ma ha offerto anche spunti e riflessioni per segnalare imperfezioni e limiti complessivi. Il problema dellimmaturità (leggere De Rossi, ammonito al primo intervento rude e fuorilegge) aggiunto alla fragilità nervosa (leggere Camoranesi, stesso reato, da dietro) è un nodo che non si può sciogliere con luso della parola ma solo attraverso la convinzione dellesperienza. A gioco lungo, può diventare qualcosa di più di un vizietto. La gioventù dellItalia di Lippi è una delle qualità più apprezzate: per scavare la differenza deve essere combinata con un feroce cinismo. Prima della prodezza balistica di Pirlo, un palo di Gilardino e una traversa di Toni hanno dato conto della facilità nel guadagnarsi la strada verso il gol. Dinanzi alla porta, occorre essere meno velleitari, più chirurgici. Chi ha la fortuna, e per il calcio italiano si tratta di una fortuna sfacciata, di schierare almeno quattro amici del gol, non può dissipare il tesoro. La mira e la forma degli attaccanti sarà la prima discriminante del mondiale. Gli stenti della Francia, ieri sera, lhanno confermato in modo solenne.
A metà del primo tempo, lItalia con Totti più due punte, con Pirlo e Perrotta lanciato allassalto, ha anche subìto le repliche degli africani giovandosi dellassenza di un affidabile eversore in attacco. Qui bisognerà perfezionare il sistema difensivo. Grosso ha lasciato scoperto il fianco sinistro, Zaccardo ha meglio protetto facendosi saltare in qualche occasione. Il recupero di Zambrotta contro gli States può risultare utilissimo. Ma a disposizione nella rosa non cè una grande scelta. Bisognerà abituarsi a qualche sfondone e chiedere gli straordinari a Buffon e Nesta, a Cannavaro che hanno toccato subito picchi di rendimento inattesi.
Lultimo argomento iscritto allordine del giorno è Francesco Totti. Ha superato la prova del fuoco: gli hanno mirato la caviglia, ha preso un colpo, si è rialzato, si è fatto la radiografia di controllo, tutto bene, niente di rotto. Gli servirà per dimenticare il maledetto infortunio di centodieci giorni prima. Al traguardo di una condizione decente può arrivare solo con le prossime due sfide. Diventerà tonico e decisivo per gli ottavi.
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