«Quante donne devono essere massacrate perché si affronti il problema sicurezza?»

Caro Massimiliano, un ennesimo grave, gravissimo episodio di violenza a Genova: piazza Caricamento da tempo è indicata come zona «off limits» per chi vorrebbe passeggiarvi tranquillamente specie nelle ore serali.
Piazza Caricamento è un punto dei tanti «off limits» a Genova, ma certamente il fatto occorso qualche notte fa ad una ragazza colombiana non è semplicemente «un campanello d’allarme» come, invece, ha affermato l’Assessore alla Sicurezza.
Di campanelli d’allarme ne son suonati molti in questi anni di Giunta Vincenzi e sempre in crescendo, caro Assessore Scidone ed anche cara Sindaco.
Nel 2009 vorrei ricordare che proprio il Sindaco, e parte di esponenti della sinistra, aveva mediaticamente dichiarato che «il problema sicurezza a Genova non esiste. Qui abbiamo il patto per la sicurezza che funziona benissimo. Il problema lo ha inventato la destra, per guadagnare voti».
Nell’agosto 2009 il governo decide l’invio degli alpini a Genova ed è subito «scontro»: Sindaco e Assessore alla Sicurezza esprimono il loro (forte) dissenso alla scelta governativa.
Successivamente, con il crescente clima violento che si respira a Genova, la stessa Sindaco si ravvede sul fatto che a Genova il problema sicurezza non esiste ma afferma (pesantemente) che le forze dell’ordine, all’occorrenza, «si voltano dall’altra parte».
Lo scrivente, dal 2009 ha riempito la scrivania della Sindaco con interrogazioni (ad alcune è stato risposto), interpellanze e mozioni mai «decollate» in sala consiliare, evidenziando la drammatica situazione del Centro Storico e di Caricamento.
A questo punto, di fronte all’ultimo violento episodio, il momento di abbandonare sterili polemiche, ordinanze inapplicabili e tolleranza in nome di quei diritti che non sono mai per i cittadini, penso sia arrivato.
Ribadisco che senza una seria volontà di reprimere il fenomeno non si va da nessuna parte: è necessario un coordinamento maggiore con le forze di polizia, più agenti di polizia municipale in strada e meno negli uffici o nelle strade sì ma impegnati a «fare cassa».
Ritengo corrispondente al vero la necessità di maggiori risorse da sempre reclamata dall’Assessore Scidone, ma le risorse è indispensabile volerle ma soprattutto sapere come impiegarle.
Il degrado di Genova ha iniziato a nascere nell’indifferenza e nell’abbandono del Comune in fatto di manutenzione, illuminazione, conservazione e vigilanza del territorio.
Così, lo stesso territorio è diventato sempre più regno di tutto quello che appartiene all’illegalità, alla violenza, al non rispetto delle regole.

Dove tutto è «lecito» perché Genova è «democraticamente» la «città dei diritti»: ma dove, stravolgendo il vero significato della democrazia e dei diritti, si mette a rischio ogni giorno ed ogni notte la vita dei propri cittadini, per non smettere il pericoloso gioco dello «scaricabarile» delle responsabilità al quale questa Giunta ci ha ormai abituati.
Ti ringrazio e ti porgo un cordiale saluto.
*Gruppo Consiliare Pdl
Consiglio comunale di Genova

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