Quella cartapesta di solida bellezza

di Francesca Amé

La cartapesta non è materiale buono solo per carri di Carnevale, scenografie operistiche o presepi. È un genere - leggero e deperibile - di scultura a tutti gli effetti. Per la prima volta in Italia una mostra rende omaggio a questa tecnica amata da grandi artisti e da artigiani: «La scultura in cartapesta. Sansovino, Bernini e i maestri leccesi tra tecnica e artificio». Ospitate al Museo Diocesano di Milano fino al 30 marzo e poi al Museo Provinciale di Lecce, le opere testimoniano come questo materiale umile, ma duttile e versatile, sia stato tra i più amati dagli artisti fin dal ’400.
La sua storia inizia a Firenze, dove le botteghe dell’epoca sperimentavano tutte le tecniche, dunque anche la lavorazione della carta macerata: i rilievi di Benedetto da Majano e Antonio Rossellino ne sono una dimostrazione. Ma la fortuna della cartapesta è legata al peregrinare di Jacopo Sansovino. Fiorentino di nascita e veneziano d’adozione, la diffuse in Veneto con opere come la splendida Madonna col Bambino proveniente da Budapest. Il Rinascimento amò la cartapesta soprattutto per le sue potenzialità di sperimentazione: Bartolomeo Bellano, allievo di Donatello attivo a Padova, ne era un raffinato maestro, mentre Nero Alberti di San Sepolcro era a capo di una fiorente bottega umbra.
In un percorso espositivo che segue cronologicamente gli sviluppi della cartapesta nel nostro Paese, risulta evidente, nell’esposizione curata da Paolo Biscottini e Raffaele Casciaro, il legame tra questo genere scultoreo e la devozione popolare, con particolare riferimento ai temi della Passione. Non a caso una delle opere più suggestive, il Trasporto del Cristo al sepolcro di Raffaele Carretta, è giunta a Milano da Ruvo di Puglia scortata da 60 membri della Confraternita dell’Opera Pia di San Rocco.
La cartapesta, materiale effimero, ha trovato nel Barocco la sua massima espressione: lo dimostrano i bozzetti e le sculture dei più grandi artisti dell’epoca come Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi e i maestri della scuola del ’700 napoletano.

Il viaggio in questa sintesi di grandezza nella forma e fragilità nella sostanza, si chiude sui lavori degli artigiani di Lecce che tra ’600 e ’700 fecero della città la capitale italiana della cartapesta.
LA MOSTRA
«La scultura in cartapesta». Milano, Museo Diocesano. Fino al 30 marzo. Lecce, Museo Provinciale. Dal 18 aprile al 15 giugno.

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