Il regalo del governo Prodi che Berlusconi aveva negato

La direttiva che ha dato il via alla mobilità lunga nelle imprese in crisi è stata firmata il 25 gennaio 2007 dal ministro del Lavoro. È frutto della prima finanziaria firmata da Prodi, mentre il governo Berlusconi non l’aveva concessa. L’esecutivo ha accolto, in particolare, le richieste della Fiat la quale chiedeva che venissero concessi nuovi benefici in relazione ai suoi lavoratori in esubero. Le norme prevedono, infatti, che per 6mila addetti delle imprese i cui piani «di gestione delle eccedenze occupazionali siano stati oggetto di esame presso il ministero del Lavoro nel periodo tra il 1º gennaio e il 28 febbraio 2007», non valgano le nuove regole per l’anzianità. Potranno quindi andare in mobilità per tre anni a carico dello Stato, per i successivi a carico delle imprese fino alla pensione.

Anticipata e di nuovo a carico statale. Possono accedervi le aziende interessate da processi di ristrutturazione, riorganizzazione, conversione, crisi o modifica degli assetti. Fiat, da sola, beneficia per un terzo della «capienza» prevista dalla direttiva.

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