Regione Blitz degli animalisti in consiglio: «Chiudete il canile lager»

Al grido di «vergogna, vergogna» si sono intrufolati nell’aula del Consiglio regionale lombardo dove hanno esposto i loro striscioni. Così ieri mattina i lavori in aula sono stati interrotti per una manciata di minuti. Protagonisti della protesta gli animalisti del coordinamento «Fermare Green Hill», dal nome di un allevamento di cani nel Bresciano in cui, secondo i manifestanti, «vengono allevati cani destinati ai laboratori di vivisezione». Gli animalisti hanno chiesto l’intervento della Regione a favore della chiusura dell’allevamento. Il presidente del consiglio, Davide Boni, pur giudicando «inaccettabile» l’incursione in aula ha detto che sarà disposto «a ricevere e ad ascoltare gli animalisti per cercare una soluzione». I manifestanti hanno spiegato che una legge lombarda (la LR 16/2006 sostituita dalla LR 33/2009) ha regolato tutti gli allevamenti di cani, siano essi privati, canili di associazioni o grandi allevamenti, decretando che non vi debbano essere più di 200 cani per struttura e dando spazi e metrature ben precise per la gestione degli animali. «Green Hill ha ben più di 200 cani e metrature non conformi per singolo individuo, e risulta chiaro che non potrebbe operare sul territorio lombardo se dovesse seguire questa direttiva - hanno fatto notare gli animalisti - La legge non è stata applicata perché Green Hill sottostà anche al DL 116/92 (regolamento nazionale in tema di vivisezione), che però non fornisce alcuna indicazione su come debbano essere le condizioni degli animali negli allevamenti.

Nel mese di giugno 2010 sia la Asl Regionale che lo stesso presidente della Regione Roberto Formigoni hanno detto che l’incongruenza da noi mostrata è evidente, ma che aspettavano informazioni dal Ministero. Chiediamo la chiusura del canile lager».